Rifiuti, il comitato Lucca Bene Comune attacca l’amministrazione: “Nessuna chiarezza”

24 aprile 2014 | 13:10
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Rifiuti, il comitato Lucca Bene Comune attacca l’amministrazione: “Nessuna chiarezza”

Dubbi e perplessità avvolgono Lucca e la situazione rifiuti.  A sollevarli il comitato Lucca Bene Comune. “A cosa hanno portato tutti i buoni propositi? A maggio 2013 è stato istituito l’Osservatorio verso Rifiuti Zero, come da programma elettorale, cioè un gruppo di lavoro con il compito di monitorare costantemente l’avanzamento del percorso per raggiungere l’obiettivo rifiuti zero entro il 2027. Ma basta andare su Wikipedia per rendersi conto che gli obiettivi della strategia Zero Waste sono conservare le risorse, proteggere l’ambiente e noi stessi, creare posti di lavoro nel settore del riciclo massimizzando la separazione dei rifiuti preferibilmente con il porta a porta e intervenendo sulla consapevolezza dei cittadini, cercando di responsabilizzarli. Ma dall’istituzione dell’osservatorio nessuna notizia al riguardo è stata ‘partecipata’ ai cittadini.  Cosa ha da dire a proposito l’assessore Pierotti – incalza il comitato – alla quale col rimpasto di agosto è stata attribuita anche la  tutt’altro che residuale delega all’Ambiente e dunque anche la partecipazione all’Osservatorio? Si sta seriamente lavorando in questa prospettiva come annunciato meno di un anno fa?”

“Se così non fosse sarebbe proprio un peccato. Tanto più che  questo avverrebbe  mentre a pochi chilometri da qui, a Capannori , esiste e opera un analogo Osservatorio, anzi un Laboratorio,   guidato da Rossano Ercolini, che sta realizzando iniziative  utili dal punto di vista dell’ambiente,  dell’economia locale e del coinvolgimento dei cittadini.  Iniziative che immaginiamo producano, oltre alla riduzione dei  rifiuti e una diversa consapevolezza  d a parte degli utenti,   posti di lavoro, anche qualificati”. Nel mirino delle polemiche del comitato anche le isole ecologiche. “ Sono molte le imbarazzanti isole ecologiche ‘fai da te’, dentro e fuori dalle mura, sugli spalti, nei vicoli, nei parcheggi, sui muretti, nelle fioriere – afferma il comitato – . Se è certo  che il sistema di raccolta vada migliorato è comunque evidente che non tutti i cittadini collaborano. Ma anche il Comune fa la sua parte in questa vicenda. Sono infatti tanti i vantaggi paventati a suo tempo dall’amministrazione, come la possibilità di conferire i propri rifiuti, correttamente differenziati, in qualsiasi ora e giorno della settimana; l’eliminazione dei cattivi odori emanati dai cassonetti in quanto i contenitori sono interrati e delle barriere architettoniche, riduzione della micro-raccolta e conseguente risparmio e della riduzione dell’abbandono indiscriminato di rifiuti. E’ più che evidente che i vantaggi  enunciati resteranno solo ipotesi  se l’operazione non sarà accompagnata  sia da un impegnativo pacchetto di  regole e  procedure  da smart city,  sia da una opera di comunicazione, stimolo e anche controllo, che induca e  incentivi la  collaborazione dei cittadini”. Sono molte anche le domande che il comitato rivolge all’amministrazione. “L’istallazione delle isole ecologiche  – sempre ché gli imprevisti del nostro sottosuolo la rendano possibile –  sostituirà  il porta a porta o si limiterà a integrarlo ? Ci  garantirà la scomparsa degli spettacoli indecorosi che intorno alle isole esistenti e ai portoncini del Centro si verificano attualmente?Contribuirà  (e in che modo) alla riduzione dei rifiuti stessi ? Ma soprattutto, quanto  costerà? E  contiamo su risposte puntuali e circostanziate. Perché siamo certi che un investimento così consistente (non è difficile supporre che si tratti di diverse centinaia di migliaia di euro) non sia stato  programmato semplicemente  per offrire una possibile alternativa ai cittadini. Speriamo solo che funzioni”.