Negozi aperti, Confcommercio: “Rendiamo la città viva”

25 aprile 2014 | 13:33
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Negozi aperti, Confcommercio: “Rendiamo la città viva”

“Se Lucca è una città viva ed accogliente per turisti e visitatori è anche per merito delle energie profuse dai commercianti e dai loro collaboratori”. Le parole sono del direttore di Confcommercio Lucca Rodolfo Pasquini, che respinge con forza la polemiche dei sindacati sulle aperture degli esercizi anche nei giorni festivi. “Definire la nostra città come outlet senza regole è fare un torto agli sforzi dei commercianti, che con le loro attività e le loro iniziative fanno sì che Lucca sia meta piacevole e tuttora molto ricercata. Non c’è dubbio che i vari decreti sulle liberalizzazioni che si sono succeduti nel tempo abbiano comportato una rivoluzione nel mondo del commercio. È altrettanto vero in maniera indiscutibile che noi come associazione di categoria siamo sempre stati in prima linea per combattere questo percorso legislativo, allora però mi chiedo: dov’erano in quei momenti di accesa battaglia quei sindacati che oggi contestano?”.

“Le attività – prosegue Pasquini – hanno dovuto adeguarsi per seguire le nuove tendenze dei flussi turistici e penso sia palese come Lucca abbia saputo salvaguardare in maniera egregia la sua immagine di luogo di cultura, rimanendo comunque competitiva rispetto all’offerta commerciale. I tanti turisti che fortunatamente affollano le vie del centro in questi giorni ne sono la testimonianza più eloquente. La città infatti ha saputo trovare una sintesi efficiente tra la tradizione dell’accoglienza e quella del commercio, grazie anche alla presenza di tanti esercizi storici che hanno saputo mantenere viva l’identità e ed il garbo, inteso nel senso di mettere a proprio agio le persone che visitano il centro”.
“Noi continuiamo a chiedere – chiude Pasquini – a tutte le amministrazioni della provincia l’adozione dei piani delle funzioni, ovvero quegli strumenti che permetterebbero una visione strategica d’insieme del singolo comune. Nel  frattempo però non possiamo che apprezzare e sostenere quelle attività che affrontano questo periodo di generale difficoltà economica, salvaguardando i livelli occupazionali (che tanto cari dovrebbero essere proprio ai sondacati) e rendendo Lucca accogliente e vivibile”.