Terre di Canossa, il gran premio per auto storiche domani approda sulle mura – Foto






Nel pomeriggio di ieri (24 aprile) gli ottantatré equipaggi di Terre di Canossa hanno sfilato con le loro meravigliose vetture per le vie del centro di Reggio Emilia ed hanno effettuato le verifiche tecniche e sportive all’ombra di uno dei teatri più belli d’Italia. La qualità dell’accoglienza si esprime anche con i test drive Maserati della nuova Ghibli e della nuova Quattroporte organizzati per gli ospiti e continua con la calorosa accoglienza e consegna dei kit di benvenuto. Per i neofiti alla specialità è disponibile un breve corso teorico di regolarità utile a comprendere i principi di base della specialità sportiva. Cornice dell’inizio della serata inaugurale, il Teatro Romolo Valli che, con la sua facciata neoclassica su due ordini in laterizio e marmo, accoglie gli ospiti di Terre di Canossa con una degustazione di lambruschi Doc selezionati dal concorso enologico Matilde di Canossa e offerti dalla Camera di Commercio di Reggio Emilia.
Le foto della partenza
All’aperitivo segue il concerto in sala. Un’esclusiva esecuzione di brani di liriche famose dei più grandi compositori italiani tra cui Verdi, Puccini e Rossini, allieta questo inizio di serata.
Come da tradizione è la voce di Savina Confaloni ad introdurre il presidente della Scuderia Tricolore Luigi Orlandini che dà il benvenuto agli ospiti e alle autorità presenti aprendo ufficialmente la manifestazione, dallo stesso palco dove Luciano Pavarotti debuttò il 29 aprile 1961: “Gran Premio Terre di Canossa è unica, per il percorso pennellato fra Emilia e Toscana, per la competizione con ben 70 prove a cronometro e due prove di media con classifica dedicata, per l’accoglienza Five Stars dall’arrivo alla premiazione, unica nell’interpretare e promuovere l’eccellenza italiana, tanto da essere patrocinata dal Senato della Repubblica”. Così riassume il Senatore Filippo Berselli. La cena ha luogo nella splendida Sala degli Specchi, e quest’anno la scelta dell’artista gourmet è Gianni D’Amato, due stelle Michelin e membro della famigli dei Relais Château. La consacrazione a chef di Terre di Canossa corona la pubblicazione del suo libro Sinfonie di Rigoletto. Raffinato interprete dei piatti tradizionali legati al territorio reggiano, lo chef si rinnova in occasione dell’evento Terre di Canossa e con creatività interpreta menù tipici rendendoli unici come l’erbazzoncino da passeggio o il cannelloncino in salsa di tosone.
La sintesi di tradizione e innovazione si riflette così a beneficio dei palati degli ospiti della serata inaugurale. Oggi gli equipaggi sono partiti dalla meravigliosa Stazione Medio Padana, una struttura in acciaio che copre la linea AV con 13 portali che si alternano generando 457 onde in movimento. L’opera è del grande architetto Santiago Calatrava Valle s che ha disegnato anche i Ponti. E’ proprio sul ponte sud, 70 metri di altezza, 179 di lunghezza e 15 di larghezza, che le splendide auto si sfidano nel primo spettacolare gruppo di prove. L’eccellenza del territorio Italiano è lo scenario che da sempre accompagna il Gran Premio Terre di Canossa. Le splendide “opere d’arte a quattro ruote” scaldano i motori sui territori dei Castelli Matildici e si preparano a gareggiare per l’ormai classico e ambito trofeo Eberhard, proprio di fronte ai Castelli. Ai vincitori Eberhard & Co, main sponsor dell’evento, regala due
splendidi orologi. Si procede con un itinerario veramente ricco di curve, che si sviluppa attraverso paesaggi unici e di rara suggestione. Ai boschi e ai panorami sulla pianura dei primi chilometri si sostituiscono gli scenari mozzafiato dei Calanchi che scortano, con la complicità della Polizia Stradale,
i piloti sino all’alta valle del Secchia, dominata dall’inconfondibile sagoma della Pietra di Bismantova. All’ombra del simbolo dell’Appennino Reggiano il primo controllo timbro.
Ed ecco il Ligonchio, il più alto comune dell’Appennino Reggiano, situato tra la Valle dell’Ozola e quella del Secchia, in prossimità del Monte Cusna. E’ il cuore del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano, qui sorge la storica Centrale Elettrica, costruita nel 1921, tuttora in funzione e visitabile dai partecipanti, Gli abili piloti sostano per il pranzo al Rifugio dell’Aquila, accolti dalla squisita ospitalità della famiglia Sacchini, visitano poi la storica centrale, mentre le protagoniste schierate sul pendio ammiccano alla cima innevata del Cusna. Si riparte, il percorso si snoda fra le suggestive strade dell’Appennino Tosco Emiliano che conduce al passo di Pradarena, che con i suoi 1579 metri è il più
alto valico carrozzabile dell’Appennino Settentrionale. Le storiche signore volteggiano poi tra le Alpi Apuane e con un sound elegante costeggiano il lago di Isola Santa e numerose cave di marmo, per scendere poi in Versilia attraverso il Passo del Vestito. L’arrivo è a Forte dei Marmi, che accoglie i partecipanti con l’ormai tradizionale e attesissimo Beach Party presso il Bambaissa con tramonto sul mare e danze fino a notte inoltrata.
Domani (26 aprile) l’approdo a Lucca con la sfilata nel centro storico e sulle mura intorno alle 11,30 prima del trasferimento a Pisa.