Elettrodotto, pioggia di firme e ricorsi contro i tralicci

26 aprile 2014 | 09:10
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Elettrodotto, pioggia di firme e ricorsi contro i tralicci

Crescono di ora in ora, nell’Oltreserchio e in Versilia, le firme raccolte dai cittadini contro il mega elettrodotto che Terna vuole realizzare sulle colline, spostando i tralicci dall’area di Maggiano, e contro la nuova stazione elettrica dove arriveranno le linee da 380 e 132 chilovolt, prevista alle ex cave di Balbano. Sono già 700 le sottoscrizioni della petizione per chiedere lo stop ad un progetto che si ritiene calato dall’alto. A queste, raccolte durante le assemblee o brevi manu quasi porta a porta lungo il percorso che sarà interessato dai tralicci, se ne aggiungono altre 150 della petizione online (Leggi). I numeri della protesta che si sta espandendo sempre di più non solo nell’Oltreserchio, ma anche a Massarosa e a Camaiore, per restare in provincia di Lucca, e a Vecchiano e Filettole, nel pisano parlano anche di 350 utenti iscritti al gruppo Facebook No Elettrodotto Oltreserchio.

Tutti ora attendono il consiglio comunale sull’elettrodotto, in programma lunedì sera (28 aprile) a Palazzo Santini (Leggi). “Saremo presenti con una delegazione – annuncia Simone Lena, che rappresenta i cittadini dell’Oltreserchio contro i tralicci – per capire cosa deciderà l’assemblea. Dopo le aperture di Terna durante l’incontro a Massarosa, speriamo che i Comuni si dimostrino dalla nostra parte e che si trovino soluzioni per evitare il mega progetto”. L’obiettivo ultimo, è chiaro, è quello di impedirne la realizzazione ma, se non sarà possibile, sono necessarie comunque importanti migliorie al tracciato, secondo gli abitanti della zona. E’ per questo che è in programma un vero e proprio sopralluogo dei cittadini nei luoghi dove passeranno i tralicci. E’ quanto emerge dai contatti tra gli abitanti di Balbano e Nozzano e quelli di Chiatri. Qui, l’avvocato Cesare Ciacca sta esaminando per intero il progetto, con l’obiettivo di presentare un vero e proprio esposto alla procura della Repubblica di Lucca.
Intanto il pool di tecnici e legali forniti dalla famiglia Marcegaglia e a cui si appoggiano i cittadini sono al lavoro per i ricorsi contro le servitù e gli espropri e soprattutto per presentare le osservazioni sull’impatto ambientale, la cui scadenza è fissata al prossimo 8 giugno (Leggi).