Elettrodotto, Pellegrini Masini: Sindaco si affidi a esperti

Il sindaco si affidi a tecnici esperti per superare l’impasse e – sostiene – gli “incidenti di percorso” sulla questione dell’elettrodotto nell’Oltreserchio. E’ la posizione dell’ex assessore all’ambiente, Giuseppe Pellegrini Masini, all’indomani del consiglio comunale che ha chiesto, compatto, un progetto alternativo e l’interramento della linea (Leggi). “Fa piacere – scrive Pellegrini Masini – che il sindaco e la sua maggioranza abbiano votato lunedì, assieme alle opposizioni, un ordine del giorno che finalmente prevede la partecipazione dei cittadini a scelte impattanti per il proprio ambiente e ci auguriamo che nello stesso segno i cittadini vengano coinvolti anche su altri temi ambientali.
Se, come sembra, nella vicenda dell’elettrodotto La Spezia Acciaiolo ed il suo spostamento, ha pesato in modo determinante una scarsa comunicazione e concertazione con i comuni, da parte di Terna, è altrettanto evidente che il progetto di massima, oggetto del verbale firmato dal sindaco Tambellini, era con lui e gli altri sindaci concordato nella sua forma preliminare”.
“Forse – aggiunge l’ex assessore – dall’assenso preliminare si sarebbe giunti a un’opposizione dell’amministrazione, se il sindaco avesse avuto l’opportunità, con gli uffici, di valutare quello definitivo, o forse no, considerando che nell’amministrazione comunale manca, come può accadere per questioni specialistiche, una professionalità tale da valutare il progetto dell’elettrodotto, in particolare nella fattibilità tecnica e nei costi di eventuali alternative quali l’interramento. È fondamentale quindi che il Comune si affidi a un consulente esterno indipendente e specializzato in modo da potersi confrontare con Terna in modo più consapevole, incalzando l’azienda anche di fronte ad eventuali sue reticenze. Rimane il fatto che questo incidente di percorso dovrebbe insegnare al sindaco che val la pena confrontarsi con esperti del settore, con la maggioranza dei consiglieri, inevitabilmente molto sensibili all’impopolarità di alcune scelte e con i cittadini, prima, piuttosto che dopo che si è dato un assenso di massima ad un progetto, per quanto nella sua forma preliminare. Vogliamo sperare – prosegue – che questo sia un punto di svolta in un mandato che negli ultimi mesi ha lasciato cadere le tematiche ambientali: è da immaginare che ciò sia accaduto non per cattiva volontà, ma per una distribuzione delle deleghe interna all’attuale giunta che non tiene conto del peso reale dei rispettivi settori. Eppure il sindaco o chi per lui segue l’immagine pubblica di questa amministrazione, dovrebbe tenere ben a mente che in una politica odierna, che si caratterizza sempre più per posizioni trasversali condivise da diversi schieramenti e per identità post-ideologiche, le questioni ambientali, assieme all’attenzione per le classi sociali svantaggiate, sono ciò che più caratterizza un’amministrazione di centrosinistra: cosa evidentemente ben compresa dai nostri vicini di Capannori che ne hanno giustamente e con successo fatto un marchio di distinzione per la propria amministrazione. Un’ultima considerazione vale la pena di essere fatta: un buon amministratore non valuta un problema ambientale solo quando questo crea un problema di consenso, come nel caso dell’elettrodotto dell’Oltreserchio, ma in ogni caso in cui questo può arrecare rilevante danno all’ambiente e, cosa ancora più importante, alla salute dei cittadini, indipendentemente dal fatto che questi ne siano consapevoli e sollevino la questione. Allora sia chiaro che, nei fatti, il primo problema ambientale e di salute pubblica in questa città è la qualità dell’aria, problema per il quale si sta facendo molto, troppo, poco”.