Caso Friedman, Martinelli (Fi): “Vietina si dimetta”

2 maggio 2014 | 16:45
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Caso Friedman, Martinelli (Fi): “Vietina si dimetta”

“Se l’Istituzione Comune vuole continuare ad avere credibilità è necessario che la signora Vietina lasci il suo posto in Giunta perché non è ammissibile che nel giro di pochi mesi un Vice Sindaco si renda protagonista di clamorosi e inquietanti episodi di mistificazione della realtà”. Questo il duro commento di Marco Martinelli presidente del gruppo comunale di Forza Italia sul caso della presentazione del libro di Alan Friedman prevista in un primo momento nella sede di Assindustria con la libreria Ubik e poi spostata in un’altra sede, secondo la ricostruzione della titolare Gina Truglio (Leggi).

“Come possono i cittadini – attacca Martinelli- avere fiducia nelle Istituzioni quando chi li rappresenta invece di dire la verità  e assumersi la responsabilità delle azioni che compie si cela dietro incredibili bugie smentite subito dai fatti? Il vice sindaco – continua Martinelli- si è già resa protagonista per aver mentito dentro le Istituzioni, durante la seduta del consiglio comunale del 7 gennaio, negando l’esistenza del progetto di costruire casette di legno per i nomadi in Via delle Tagliate quando invece un documento presente sul sito della Regione (Toscana Rom), illustrava con chiarezza la proposta riguardante il Comune di Lucca. Anche oggi – continua Martinelli- la stessa Vietina anziché ammettere di essersi occupata della questione legata alla presentazione del libro del suo parente Alan Friedman lo nega in una nota ufficiale mentre la corrispondenza intercorsa via mail, che abbiamo letto sulla stampa, non lascia spazio a dubbi o incertezze, dimostra il contrario. Il sindaco – conclude Martinelli- in  nome di quella trasparenza sempre annunciata e mai applicata, salvaguardi la credibilità delle Istituzioni allontanando persone (se non lo fanno spontaneamente) come la Vietina che nella loro veste Pubblica prendono in giro i cittadini con dichiarazioni che arrivano a negare l’evidenza”.
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