Elettrodotto, Legambiente: “Irregolarità procedurali”

3 maggio 2014 | 13:07
Share0
Elettrodotto, Legambiente: “Irregolarità procedurali”

“Terna non ha i requisiti per presentare la richiesta di autorizzazione e costruzione del nuovo elettrodotto nell’Oltreserchio”. A denunciarlo è Legambiente di Lucca, secondo cui, tra l’altro – come è anche stato rilevato dal Movimento Cinque Stelle nell’ultimo consiglio comunale sul tema (Leggi) – “l’espletamento della Vas (Valutazione ambientale strategica), obbligatoria, non è stata svolta regolarmente, così come eccepito dalla Regione Toscana e dai Ministeri competenti”. Insomma, per il presidente di Legambiente Lucca, Michele Urbano, è tutto da rifare. Una circostanza che ha un primo effetto immediato, sempre stando alla ricostruzione di Legambiente. Ovvero che l’intesa con la Regione Toscana, necessaria alla realizzazione e alla messa in esercizio dei nuovi impianti, potrebbe non essere attuabile. Legambiente lo sottolinea anche in una lettera inviata agli organi competenti, compresi i ministeri, sollevando una eccezione pregiudiziale che non mancherà di scatenare anche polemiche.

Legambiente, comunque, cita anche un parere del ministero dell’ambiente e della tutela del territorio che il 5 agosto del 2010 si era espresso sul progetto di riassetto della rete Terna che oltre agli interventi a Lucca prevede anche la realizzazione di una nuova stazione a 380 chilovolt a Vaiano. In quel documento il ministero rileva tra l’altro, “carenze informative” e la “mancata applicazione della metodologia definita nella procedura Vas per la valutazione delle alternative”. Nello stesso parere si parla in particolare del riassetto della rete a Lucca. Il ministero rileva mancanze nella documentazione presentata, tanto che alla fine giudica non valutabile il progetto stesso, che “risulta in concertazione – si legge nel documento – ma è del tutto assente, la scheda intervento pertanto non è noto il livello dell’intervento, non è indicato come e sulla base di quali elaborati si sta svolgendo la concertazione, non sono presenti le informazioni richieste dall’applicazione della metodologia Vas per la scelta delle alternative localizzative. Per quanto detto l’intervento non è valutabile”. In sostanza, il ministero in quel parere rileva che non era stata elaborata e inserita nella documentazione la scheda intervento di livello strategico, che “rappresenta – si legge ancora – l’unico livello informativo di maggior dettaglio, rispetto al semplice nome intervento, sulla quale potersi esprimere prima dell’avvio della concertazione regionale”.
Intanto, i cittadini dell’Oltreserchio torneranno a riunirsi in assemblea lunedì sera (5 maggio) agli impianti sportivi di Nozzano.