L’8 maggio in Santa Maria Bianca a Lucca la tradizionale “Supplica alla Madonna”

Si terrà il prossimo giovedì (8 maggio) nella chiesa di Santa Maria Forisportam, per i lucchesi Santa Maria Bianca, a Lucca, nella Parrocchia del Centro Storico, la tradizionale supplica alla Madonna di Pompei, preghiera che ogni anno viene recitata da milioni di fedeli contemporaneamente in diverse parti della terra.
Il ritrovo è alle 11 per la recita del Rosario e a seguire la santa Messa. Alle 12, in contemporanea con tutti i Santuari mariani, sarà recitata la Supplica a Maria.
La Supplica alla Regina del Santo Rosario di Pompei è una preghiera composta nel 1883 dal Beato Bartolo Longo, fondatore della città di Pompei, del Santuario e delle Opere di Carità ad esso annesse. Bartolo Longo, avvocato, originario di Latiano (BR), giunse a Pompei nel 1872, come amministratore delle proprietà della Contessa Marianna Farnararo. Girando per le campagne del luogo, sentì salirgli dal cuore un dubbio: come avrebbe fatto a salvarsi dopo le esperienze poco edificanti del passato? Era mezzogiorno e al suono delle campane si accompagnò una voce “Se propaghi il Rosario sarai salvo”. Capì, dunque, la sua vocazione e decise che non avrebbe lasciato Pompei senza aver diffuso il culto alla Vergine. Così cominciò la sua straordinaria opera di catechizzazione dei contadini, insegnando loro a leggere e scrivere con le preghiere, ristrutturò la chiesetta parrocchiale del Santissimo Salvatore e cominciò a costruire, su consiglio del Vescovo di Nola, una nuova Chiesa dedicata alla Madonna del Rosario. Inizialmente la preghiera fu intitolata Atto d’amore alla Vergine poi cambiato in Supplica alla potente Regina del SS.mo Rosario di Pompei. Il testo ha avuto nel tempo vari ritocchi, prima della formula attuale. La Supplica viene recitata solennemente due volte l’anno, l’8 maggio e la prima domenica di ottobre. L’otto maggio del 1915, la preghiera fa il suo ingresso in Vaticano: alle 12 di quel giorno, Benedetto XV e i dignitari vaticani la recitarono nella cappella Paolina. Da allora la tradizione è continuata con i Pontefici successivi.
Il Beato definì la Supplica “Ora del Mondo” proprio in ragione del fatto che, contemporaneamente, in diverse parti della terra, milioni di fedeli si ritrovano per recitarla. La Supplica, negli anni, è stata, infatti, tradotta in decine di lingue, dall’inglese al russo, dall’armeno all’urdu, dal maltese al tamil, ecc.
La devozione alla Madonna di Pompei, come è noto, è diffusa in tutto il mondo grazie soprattutto agli emigranti che prima di imbarcarsi dal porto di Napoli, passavano da Pompei e Bartolo Longo regalava loro un quadro della Madonna assieme a corone del Rosario, immaginette e libretti di preghiere.