L’Oltreserchio si unisce contro gli elettrodotti

6 maggio 2014 | 09:11
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L’Oltreserchio si unisce contro gli elettrodotti

di Roberto Salotti
L’Oltreserchio intero torna ad unirsi contro gli elettrodotti. Contro quello che Terna vuole realizzare sulle colline di Nozzano e Balbano, con una nuova stazione elettrica alle ex cave, e contro i tralicci che già sono tra le case a Maggiano. I cittadini che ormai hanno incassato il pieno sostegno del consiglio comunale di Lucca e della giunta diretta da Alessandro Tambellini che ha chiesto ufficialmente al ministero di sospendere il progetto, tornano ad avere un obiettivo comune: mettere uno stop al tracciato da realizzare e risolvere le criticità di quello che esiste già a Maggiano. Per questo la raccolta di firme è diventata comune: il testo è stato modificato dagli organizzatori, per accogliere anche le istanze degli abitanti di Maggiano che si riuniranno giovedì sera (Leggi), insieme agli abitanti del resto dell’Oltreserchio e che hanno già fornito aiuto tecnico agli abitanti di Nozzano, Balbano e degli altri paesi coinvolti dall’ipotesi del nuovo tracciato. Questi ultimi ieri si sono riuniti agli impianti sportivi di Nozzano, per fare il punto dei passi fatti nei primi 45 giorni della loro “battaglia”.

Una assemblea molto partecipata, che è partita dalla discussione delle novità più recenti. A partire dalla eccezione preliminare sollevata da Legambiente Lucca che l’ha formalizzata in una lettera alle autorità competenti. Ad illustrarla è stato il presidente Michele Urbano, che ha messo in rilievo tutte le presunte discrepanze e difformità dell’inter procedurale che hanno portato l’associazione a sostenere che l’intesa con la Regione Toscana, necessaria alla realizzazione e all’attivazione del nuovo elettrodotto, non è al momento possibile (L’articolo).
Un tassello in più di cui tenere conto nelle osservazioni ambientali che i cittadini stanno preparando in vista della scadenza dell’8 giugno, prevista dalla procedura di valutazione dell’impatto ambientale (Leggi). La riunione di ieri sera è servita anche a fissare i prossimi obiettivi, oltre a quelli legati alla presentazione delle opposizioni e dei ricorsi contro il progetto. E’ maturata ormai definitivamente la convinzione che sia necessario costituire un coordinamento dei cittadini, per costituire anche un ponte con il comitato contro l’elettrodotto di Maggiano. “La nostra vuole e deve essere una battaglia comune – commenta al riguardo Simone Lena, uno dei promotori delle assemblee e dei confronti nell’Oltreserchio -: non dobbiamo dimenticarci di questo. Il nostro obiettivo è infatti comune ed è per questo che la raccolta di firme che abbiamo promosso ora riguarda anche gli abitanti nella zona di Maggiano”.