
Un vicino troppo vicino e ingombrante. Da cui ora gli abitanti di San Filippo, ma non solo, intendono tutelarsi ed è per questo che hanno presentato due esposti alla procura della Repubblica di Lucca e ora annunciano anche battaglia legale. Il nuovo ospedale San Luca torna ancora nel mirino del comitato Lucca Est, sorto contro il problema degli allagamenti e del dissesto idrogeologico nella zona, inizialmente provocato, secondo gli abitanti, dal cantiere per il monoblocco. Ora le criticità sono cambiate, e c’è da contrastare la questione dell’eliporto, quella del rischio di traffico caos e molte altre che verranno esaminate in una assemblea pubblica convocata per venerdì prossimo (9 maggio) alle 21 nei locali della Croce Verde.
“In questi ultimi mesi – sottolinea il comitato – si è assistito ad un incensamento del nuovo ospedale da parte di eccellenti visitatori e tutti si sono ben guardati dal descrivere e commentare il paesaggio circostante il San Luca. Nessuno degli eccellenti visitatori ha pensato ai residenti che confinano con il nuovo ospedale e tanto meno ha fatto osservazioni sulla ristrettezza di spazio ove è stata collocata l’ultramoderna struttura. Eppure lo “scomodo e ingombrante ” vicino di casa se lo devono sopportare, nel bene e nel male, non solo i confinanti alla struttura ospedaliera ma anche tutta la Cittadinanza della zona Est della città. Non solo vasche volano con flora e fauna da definire, elisuperficie con tegole al vento , isola ecologica con odori non propriamente casalinghi, ma anche sovraccarico acustico, elettromagnetico e vapori e rumorosità della centrale termica. A tutto questo si deve aggiungere il dissesto idrogeologico per la perdita di 110.000 metri cubi di naturale cassa di espansione, la congestione degli assi viari aggravato da tre barriere ferroviarie e l’ insicurezza per pedoni e ciclisti”.
Sono questi i motivi che hanno indotto i cittadini a presentare due esposti e ad iniziare un percorso con le istituzioni che però secondo il comitato Lucca Est non è bastato: “E’ arrivato il tempo – scrive il comitato Lucca Est – di tutelare legalmente il nostro territorio e la nostra privacy”.