Sfiducia alla giunta, non ci sono i numeri

8 maggio 2014 | 14:00
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Sfiducia alla giunta, non ci sono i numeri

Rischia di naufragare prima di nascere la richiesta di sfiducia presentata dalla consigliera del Movimento Cinque Stelle, Daniela Rosellini e protocollata in Comune nella giornata di ieri dopo il voto del meetup lucchese. Questione di mancanza di numeri che, da legge, per portare alla convocazione dell’assise straordinaria con all’ordine del giorno la sfiducia alla giunta, devono essere almeno tredici.

Dando per scontata, ma non è detto, la doppia firma delle rappresentanti del Movimento Cinque Stelle, Rosellini (che ovviamnte è prima firmataria) e Giorgi, appare altrettanto scontato il fatto che l’intero gruppo del Partito Democratico, nonostante il dibattito interno, non apporrà alcuna firma a quel testo. Così come non accadrà da parte di Lucca Civica, la lista dei fedelissimi del sindaco o da Sel, che conta in consiglio comunale la sola Beatrice Piantini. Ma a tagliare la testa al toro alla possibile sfiducia alla giunta Tambellini è la posizione di Liberi e Responsabili. Nessuno, questa la posizione dell’ex sindaco Fazzi, dei tre consiglieri del gruppo, Fava e Buchignani oltre al capogruppo, firmerà il documento. Facendo mancare i numeri minimi necessari al raggiungimento dello scopo per i pentastellati, qualunque sia la posizione degli altri gruppi. Possibilista, ancora, Forza Italia, che attende di vedere il testo della richiesta di consiglio comunale straordinario. In ordine sparso gli altri, anche se appare improbabile che anche i centristi Leone, Mura e Monticelli possano dire sì alla posizione del Movimento Cinque Stelle.
Un “pericolo scampato” che, però, non mette certo al sicuro né blinda in alcun modo la prosecuzione dell’esperienza tambelliniana. Che deve comunque passare dalle forche caudine di una verifica di maggioranza. Senza allargamento al centro, promettono tutti, ma che non per questo garantisce risultati tangibili nel senso di un rafforzamento della posizione del sindaco Tambellini.

Enrico Pace