Idv e Fds: “Crisi di giunta è tutta amministrativa”

9 maggio 2014 | 10:59
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Idv e Fds: “Crisi di giunta è tutta amministrativa”

Crisi di giunta, Federazione della Sinistra e Italia dei Valori restano critici con il sindaco Alessandro Tambellini. Lo fanno in una nota congiunta a firma dell’ex assessore Giuseppe Pellegrini Masini e dei responsabili locali di Fds Francesco Nolli e Giuseppe Matteucci: “Il sindaco Tambellini – si legge nella nota – ci sorprende con la sua lettera pubblica indirizzata ai segretari politici dell’attuale maggioranza e dimostra di dover riflettere in modo molto più attento sulle ragioni della nuova crisi della sua amministrazione, a meno di anno dal rimpasto che sconvolse la giunta e la coalizione originale, con il quale, occorre ricordarlo, l’Italia dei Valori e la Federazione della Sinistra furono escluse senza un previo confronto ed alcuna spiegazione”. Il sindaco scrive: “Certo che dall’attuale situazione si possa – e si debba – ripartire con lo stesso entusiasmo che ha contrassegnato l’inizio di questa esperienza, sono altresì convinto che il rilancio del progetto che ha ottenuto la fiducia di quasi 24 mila cittadini lucchesi debba necessariamente passare per un’approfondita analisi delle criticità…”  Ma di quale progetto parla Tambellini? Non lo comprendiamo: la sua attuale maggioranza non ha mai ricevuto i ventiquattromila voti a cui si riferisce, ne è mai stata contraddistinta da alcun entusiasmo se non forse quello di se medesimo e di una ristretta cerchia di suoi (evidentemente poco lungimiranti) consiglieri”.

“Tambellini, infatti – prosegue la nota – ha riscosso il consenso a cui fa riferimento con il progetto di una coalizione che comprendeva l’intero centrosinistra e alle cui componenti aveva garantito una voce nel governo della città. Non solo, il progetto originario era contraddistinto da un programma elettorale chiaramente progressista, che poneva al centro dell’azione politica una forte discontinuità dal recente passato amministrativo della destra, da realizzarsi attraverso una ridefinizione delle politiche di bilancio a favore di settori quali il sociale, l’ambiente e la partecipazione dei cittadini. Apprezziamo che il sindaco, con la sua maggioranza post-elettorale parli di lealtà reciproca e ci auguriamo che sia un segno di resipiscenza, a meno di un anno dalla sua scelta di escludere Idv e Fds dalla sua coalizione elettorale”.
“Prendiamo atto che il sindaco auspichi – conclude la riflessione –  come egli scrive, un “cambio di passo che ha estremo bisogno di compattezza proprio perché si sta scontrando anche con la prevedibile resistenza da parte di settori tradizionalmente influenti nel nostro territorio”: tuttavia Tambellini sembra in contraddizione con se stesso, visto che è stato lui stesso a ritirare le deleghe agli assessori di Idv e Fds adducendo come unico pretesto, peraltro surreale, che aveva necessità di legarsi ad altri ambienti della città, mai meglio definiti. Rileviamo inoltre, che altri assessori sono stati lasciati soli dal Sindaco e successivamente sfiduciati dopo mesi di attacchi da parte delle categorie economiche, che talvolta sono sfociati in veri e propri insulti personali. Il fatto che Tambellini voglia tornare al progetto originario, dopo che lui stesso l’ha in vari modi compromesso, non può che farci piacere, ma per farlo sono necessarie parole che esprimono una consapevolezza molto più profonda degli errori da lui stesso commessi. Infatti, ci appare inutile e facilmente confutabile il tentativo di Tambellini di ridurre questa crisi a questioni politiche interne all’attuale maggioranza: questa è una crisi prima di tutto amministrativa e poi politica, che mostra attraverso vari episodi la scarsa capacità gestionale e progettuale del Sindaco: dalla vicenda dei nomadi, a quella dell’elettrodotto di Maggiano, passando per la destinazione di Campo di Marte e l’assenza di adeguate politiche ambientali, a sostegno degli svantaggiati e a favore della partecipazione dei cittadini, solo per citare alcune delle questioni più evidenti. Facciano allora il sindaco e l’attuale maggioranza una seria analisi, che non si limiti come in passato ad una pedissequa accettazione delle scelte da lui proposte. Per quanto ci riguarda, siamo e ci sentiamo parte del centrosinistra, quello originale, progressista, che nel maggio del 2012 ha vinto le elezioni: pertanto se indirizzi politici coerenti con l’impostazione originaria verranno portati avanti li appoggeremo, altrimenti continueremo a fare sentire la nostra voce critica dall’opposizione, quando opportuno”.