Liberi e Forti: “Un progetto concreto e realistico per il rilancio del turismo a Lucca”

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“Il turismo, per una città come Lucca, rappresenta una fondamentale fonte di reddito e di lavoro ed è suscettibile di grande ulteriore sviluppo”. A pensarla così è l’associazione Liberi e Forti del presidente Giampaolo Micheloni, vicina alle posizioni dell’ex sindaco di Lucca, Mauro Favilla. “Naturalmente – dice il movimento – è essenziale conservare le attività produttive in senso stretto già presenti sul territorio, industria, artigianato, agricoltura, commercio e sarebbe auspicabile un loro rilancio, così come per la crisi del settore manifatturiero.  In tale quadro il turismo è il settore, per Lucca, che può crescere enormemente, colmare ogni altra riduzione di attività e dare un forte impulso anche al commercio e all’artigianato locale. E’ solo con l’entusiasmo e con una azione corale che si può realizzare l’obiettivo di far crescere il settore del turismo: il Comune è elemento sostanziale per raggiungere tale risultato; deve essere il motore propulsore ed il coordinatore della città intera. Non è una questione soltanto di disponibilità di risorse finanziarie, quanto la scarsa disponibilità e la mancanza di convinzione del Comune che gela ogni possibile iniziativa vincente”.

“Il Comune di Lucca – prosegue Liberi e Forti – non è in grado, da solo, di sviluppare il settore. Bisogna operare con almeno tre idee chiave: il Comune di Lucca non è il tutto; l’intera città, opera anche con le sue realtà associative organizzate, che debbono essere mobilitati insieme agli altri enti pubblici locali, le Associazioni di categoria e gli Operatori del settore, le aziende di comunicazione e quelle che effettuano i servizi ed anche gli organismi culturali. Il Comune di Lucca deve pertanto assumersi il compito di elaborare e coordinare tutte le realtà potenzialmente utili su un progetto completo di sviluppo. Lucca, poi, offre al turista italiano e straniero un complesso di valori e di beni inestimabile ed un ambiente incomparabile: centri storici totalmente conservati ove si respira la storia, opere d’arte, ville storiche, palazzi, pievi antiche, fattorie, campagne e colline piene di verde e di corsi d’acqua. Ma tutto ciò non esiste solo nel Comune di Lucca: è tutto un territorio vasto, compresi i Comuni della Piana, della Media Valle del Serchio e della Garfagnana a cui deve essere aggiunto il mare della Versilia, che possono attrarre il vasto mondo del turismo nazionale e soprattutto internazionale. Lucca non deve operare da sola, bensì stabilire stretti rapporti di collaborazione e coordinarsi insieme agli altri Comuni su iniziative di reciproco scambievole beneficio, così come era stato fatto con la città di Pisa dalla precedente amministrazione comunale”.
“Serve infine un progetto concreto e realistico – chiude la nota – Lucca, da sola, non offre al turista nazionale ed internazionale grandi e durevoli occasioni di svago, come possono fare le zone marine. Lucca può offrire grande interesse e suggestione al turismo culturale e al soggiorno estivo delle famiglie che gradiscono l’ambiente sereno delle nostre campagne, avvantaggiate dalla vicinanza alle occasioni di grande richiamo: Lucca, Pisa, Firenze, il mare della Versilia. La principale attrazione che Lucca può esercitare è sul turismo culturale: la storia e l’architettura del centro storico, le Mura, le chiese, i musei, la grande musica con Puccini, Catalani, Boccherini in primis e la musica contemporanea con il Summer e Winter Festival e il jazz, i preziosi archivi lucchesi, Archivio storico, Biblioteca statale, l’Archivio arcivescovile recentemente patrocinato dall’Unesco. Debbono inoltre essere portati a compimento  il prospettato museo diocesano d’arte sacra, il possibile museo della Seta, con la riscoperta Via della Seta che è stata la fonte della ricchezza di Lucca”.

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