Teatro del Giglio, ecco il nuovo statuto: vota il Consiglio

di Roberto Salotti
Dopo qualche ritardo ed esitazione l’amministrazione comunale spinge sull’acceleratore del progetto che ha come principale obiettivo quello del rilancio del teatro del Giglio. In un ultimo rush, è stata definita la bozza del nuovo statuto dell’azienda speciale che introduce la possibilità di nominare un amministratore unico alla guida del Giglio, anche se conserva la prerogativa del sindaco di scegliere per la nomina di un consiglio d’amministrazione. Una facoltà che il Comune si lascia la possibilità di percorrere, anche se l’intendimento, almeno per il prossimo futuro – da qui alla fine dell’anno -, sembra tutta indirizzata su una figura unica a capo dell’azienda speciale. Lo statuto, che introduce anche altre novità, e che in qualche caso anche precisa i rapporti tra cda o amministratore unico con il direttore e con la giunta comunale, passerà martedì mattina (13 maggio) all’esame della commissione partecipate a Palazzo Santini, per poi approdare il consiglio comunale la sera stessa, per essere votato dall’assise.
Nel documento si fissano con precisione le attribuzioni dell’amministratore unico o del cda, che hanno il compito di deliberare sul programma dell’azienda, subordinato ad un contratto di servizi che regoli i rapporti tra Comune e Azienda speciale. All’amministratore unico sarà dato anche il compito di nominare e confermare il direttore, fino alla possibilità di rescinderne il contratto, dove ne ricorrano i motivi. Potrà anche nominare uno o più direttori artistici, avendo mano libera anche sulle questioni relative al personale, come avviene anche adesso. A scanso di equivoci si sottolinea nella bozza di nuovo statuto anche il fatto che i bilanci di previsione pluriennale ed annuale, compreso il consuntivo di esercizio dovranno passare dall’approvazione del consiglio comunale. Cosa che, ad esempio, negli anni dell’amministrazione precedente non era avvenuto. Un altro limite alle manovre del cda o dell’amministratore unico viene prescritto dal regolamento che prevede, entro 40 giorni dal via libera ai bilanci, la possibilità di un diniego da parte della giunta comunale, dove si dovessero ravvisare eventuali anomalie o criticità. Non solo: ogni sei mesi chi guiderà l’Azienda speciale Teatro del Giglio dovrà presentare una relazione sull’andamento dell’attività alla giunta e in particolare al sindaco, che sulla base dei documenti potrà fare le scelte del caso, compreso ovviamente dimissionare l’amministratore unico o il cda, anche nel caso in cui si ritenga che non siano stati seguiti dei principi di corretta amministrazione nella gestione del teatro. Ora la parola passa al consiglio comunale. Poi, se arriverà l’ok, il sindaco è pronto a nominare la nuova guida del teatro dopo le dimissioni in blocco del consiglio d’amministrazione.