Francesca Pieretti confermata alla guida del Punto Handy

Rinnovata per cinque anni la presidenza del Punto Handy di Francesca Pieretti. La neopresidente ringrazia: “Rivolgo un ringraziamento a tutti i soci e sostenitori del punto Handy che in occasione dell’assemblea annuale, e alle votazioni del nuovo Presidente e del consiglio direttivo hanno voluto rinominarmi per i prossimi cinque anni. In occasione dell’assemblea sono stati inoltre nominati in qualità di vicepresidente Luigi Remaschi, e con il ruolo di consigliera la dottoresa Lia Sacchini, l’avvocato Simona Paganelli, e Nicola Megaro”. “Il 2014 – spiega Francesca Peretti – è da considerarsi un anno importante in quanto ci troviamo di fronte a 10 anni di attività, e in questi anni ho cercato di operare partendo da un modello associativo aperto, accogliente, favorevole all’incontro e al dialogo, cercando di contrastare in modo efficace la tendenza al peggior individualismo, e di intervenire per rafforzare l’identità del nostro territorio, e garantendo alle persone in situazione di disagio quell’aiuto che diviene indispensabile, quando una malattia, un incidente o semplicemente l’età avanzata ci rende più bisognosi e più dipendenti dagli altri. Sicuramente stiamo trascorrendo un momento particolare, soprattutto per il welfare, risorse sempre più ridotte e servizi spesso inefficienti, ci sarà bisogno di coesione e lavoro di squadra, energie e forze nuove ed innovative per tamponare le emergenze di una situazione che mi auguro torni alla normalità nei tempi previsti. Più che mai l’associazionismo gioca un ruolo importante, per non dire fondamentale, se già finora il volontariato rappresenta uno dei punti di riferimento principali per i bisogni del cittadino, da adesso in poi il suo compito e tutto di quello del terzo settore sarà ancora più impegnativo e rilevante. Proprio per questo, mi impegnerò ancora di più attraverso Punto Handy con la sua presenza capillare sul territorio lucchese e nei comuni limitrofi e i suoi numerosi servizi creati per rispondere alle esigenze di disabili e anziani, a non tirarsi indietro di fronte a questa difficile sfida. Il lavoro che mi aspetta dovrà essere indirizzato sempre più verso la sensibilizzazione e garanzia dei principi di etica sociale, come la solidarietà, la sussidiarietà, la giustizia, l’equità e l’affidabilità, creando pari opportunità tra i cittadini come condizione essenziale per lo sviluppo complessivo della società, che non può e non deve sprecare la ricchezza che ogni persona umana possiede e che si può esprimere solo se vi è un ambiente favorevole alla sua espressione. L’integrazione si costruisce partendo da una considerazione positiva dell’altro, del rispetto della persona, della stima nel suo valore, per le sue competenze e potenzialità, solo così si evita che l’integrazione rimanga una parola vuota”.