La Vietina non si accontenta: Pd intervenga su Pagliaro

10 maggio 2014 | 14:05
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La Vietina non si accontenta: Pd intervenga su Pagliaro

Stop alle polemiche, avanti con il lavoro. E’ quello che chiede il vicesindaco, Ilaria Vietina, dopo settimane di polemiche. Ma non si accontenta e torna ad attaccare il consigliere Lucio Pagliaro chiedendo al partito di intervenire e di “prendere provvedimenti”. Proprio quando i toni del dibattito sembravano essere meno accesi, almeno su questo argomento,
“Mi sono trovata per due volte – dice – in pochi mesi ad essere al centro di due tempeste mediatiche di proporzioni inusitate e mai viste prima nella nostra città; campagne che per estensione e durezza di toni non sono assolutamente proporzionate alle questioni da cui si suppone possano essere suscitate. Tutto questo nel tentativo di svalutare i risultati raggiunti dalla nostra amministrazione”. “Riguardo in particolare – spiega – alla lunga e pretestuosa polemica sulla presentazione del libro di Alan Friedman, ribadisco che non ho avuto alcuna parte attiva, perché il Comune di Lucca, di cui sono vicesindaco, dopo attenta valutazione ha ritenuto non aver alcun interesse sulla questione. Tutto quello che mi viene attribuito è scritto e riportato sulla base di impressioni, indiscrezioni e sentito dire. I contatti pubblicati, la citazione del mio nome, erano relativi al momento in cui l’amministrazione doveva decidere la presenza istituzionale ad un evento, come detto nella tempestiva risposta alla interrogazione comunale che è stata consegnata e comunicata alla stampa il 30 aprile”.

“Capisco bene – dice l’assessore – che ci sia un interesse ad alimentare polemiche, in particolar modo da parte di coloro che non apprezzano il serio e fattivo lavoro della nostra giunta, ma credo vi possa essere un inequivocabile modo per porre fine alla polemica: coloro che si ritengono danneggiati procederanno con i passi che ormai hanno annunciato da tempo. Così sarà fatta la necessaria chiarezza. Resta però ed è la questione principale, il problema politico, ovvero l’atto di un consigliere del Partito Democratico (Lucio Pagliaro, ndr) che si è prestato (inconsapevolmente?) ad attaccare non solo la mia persona, ma la giunta comunale espressa dalla maggioranza di cui quello stesso consigliere fa parte. Credo che le sue dimissioni annunciate siano legate non ad una questione di libertà, come il consigliere afferma, ma alla sua incapacità di comprendere le conseguenze di un atto che può essere stato provocato solo dalla volontà di nuocere alla giunta, oppure dall’inconsapevolezza delle proprie azioni. A seguito di un comportamento che danneggia gravemente l’immagine del Partito Democratico sarà necessario che chi ha a cuore il Partito stesso decida con fermezza e tempestività di intervenire. E’ proprio per rispetto al partito ed alle tante persone oneste e coerenti che ne fanno parte, che ritengo che le discussioni politiche relative alla giunta si debbano svolgere nelle sedi appropriate. Sulle pagine dei quotidiani i documenti e i comunicati che testimoniano l’intenso e instancabile lavoro della amministrazione da mesi non trovano spazio, soffocate dalle polemiche e dalle campagne denigratorie. Per rispetto a tutte le cittadine e i cittadini della nostra città continuiamo a lavorare nello spirito costruttivo che abbiamo dimostrato in questi mesi e confermiamo il nostro impegno con coerenza ed entusiasmo”.