Caso Friedman, Truglio: “Ma quale politica, difendo la Ubik”

11 maggio 2014 | 11:33
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Caso Friedman, Truglio: “Ma quale politica, difendo la Ubik”

Non ha fatto nessuna questione politica. Il suo obiettivo, semmai, spiega Gina Truglio, titolare della libreria Ubik di Lucca è stato quello di salvaguardare la sua attività. Tiene ancora banco il caso della presentazione del libro di Alan Friedman, e all’indomani dell’intervento del vicesindaco Ilaria Vietina, che respingendo nuovamente le accuse (Leggi), ha chiesto un chiarimento da parte del consigliere comunale del Pd, Lucio Pagliaro che sulla questione ha presentato una interrogazione, la titolare della libreria chiarisce ancora una volta il suo punto di vista: “Ma quale politica? – reagisce la Truglio -. Io sono una libraia ed una imprenditrice e per natura devo difendere la mia attività. Senza alcuna vergogna ho pubblicato solo la verità, comprese le cifre che ho in ballo per sostenere la mia libreria che dovrebbero far vergognare chi mi sta affossando Come libraia ed imprenditrice devo difendere la mia azienda sia sul piano del danno economico che d’immagine che mi è stato, e mi è causato tuttora”.

E poi rincara la dose contro la vicesindaco: “Dalla documentazione scritta, che ho sempre citato – sottolinea Gina Truglio riferendosi all’organizzazione della presentazione del libro e alla corrispondenza con la casa editrice -, è chiarissimo che c’era in corso l’intervento del vicesindaco Ilaria Vietina, la quale al di fuori delle proprie competenze istituzionali, e spendendo comunque la propria carica, è intervenuta per favorire un privato mio concorrente, e a mio danno. E’ chiaro che sono intervenuta per salvaguardare la mia libreria? Cosa che mi tocca fare anche in questo momento per evitare l’aggravamento di un danno sia economico che d’immagine, a causa di questo intervento al di fuori di precise competenze. Rispetto nei confronti di una cittadina, di questa città, onesta e lavoratrice? Mi dispiace, ma in questa vergognosa storia non ve ne è traccia”.
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