Autorità Bacino, dipendenti: Non disperdere conoscenze

13 maggio 2014 | 15:16
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Autorità Bacino, dipendenti: Non disperdere conoscenze

Autorità di Bacino del Serchio verso l’accorpamento e i dipendenti si uniscono all’allarme, e all’appello, del loro presidente Nardi. “Oggi – scrivono – il sistema delle Autorità di bacino, presenti sul territorio nazionale da più di 20 anni e competenti per la pianificazione e programmazione degli interventi in materia di difesa del suolo e di tutela della acque, è in fase di riorganizzazione. Un disegno di legge collegato alla legge di stabilità per il 2014 (affidato alla commissione ambiente della Camera dei Deputati) e un decreto legge sull’emergenza ambientale (presto all’attenzione del consiglio dei ministri) prevedono l’accorpamento del bacino del Serchio all’attuale autorità di bacino del fiume Arno e la costituzione di un unico distretto dell’Appennino settentrionale, il cui vastissimo territorio interesserà 7 regioni e 29 province”.

“In questo contesto – spiegano – la situazione del bacino del Serchio presenta forti peculiarità: l’ente è stato costituito nel 1990 con un proprio ed esclusivo carattere sperimentale, giustificato dalla compresenza sul territorio di molteplici ed eterogenee criticità ambientali legate sia al rischio idraulico che a quello da frana. Questa particolare situazione territoriale ha sempre motivato, e motiva tutt’oggi, il suo ruolo di bacino pilota. Il valore aggiunto dell’Autorità di bacino del Serchio sta in numerose attività, ulteriori rispetto a quelle istituzionali di pianificazione e prevenzione, tra cui in particolare: monitoraggio in tempo reale degli eventi alluvionali per la gestione delle emergenze; criteri per una gestione ottimale delle risorse idriche, con particolare riferimento all’utilizzo idroelettrico ed alla scarsità idrica estiva; coordinamento delle attività di gestione in ambito idraulico e ambientale. Tali attività sono state sviluppate con metodologie innovative e di tipo sperimentale e hanno portato l’ente a consolidare un reale contatto con il territorio e a instaurare così una costante collaborazione sia con gli altri organismi di tutela ambientale, sia con professionisti e singoli cittadini. Ciò si manifesta con evidenza nella gestione delle emergenze”. “Grazie alle competenze ed esperienze maturate dalla segreteria tecnico-operativa – spiegano ancora – l’Autorità di bacino del Serchio costituisce oggi un importante punto di riferimento in ambito idraulico, geologico e ambientale. Si evidenzia quindi l’importanza che, nell’ambito del processo di riorganizzazione suddetto, pur prevedendo l’accorpamento amministrativo del bacino del Serchio nell’unico, vasto distretto sopra menzionato, venga confermato il suo carattere di bacino pilota sperimentale e venga garantita la permanenza sul territorio della sua struttura tecnico-amministrativa, mantenendo operativo il presidio territoriale necessario per il complesso e fragile sistema territoriale del bacino stesso, oltre che per il più efficiente svolgimento dei compiti istituzionali dell’ente. Deve pertanto essere evitato l’allontanamento e la dispersione delle conoscenze acquisite, che determinerebbe a nostro avviso una vera e propria sconfitta nel settore della difesa del suolo”.