Nell’Oltreserchio nasce nuovo comitato contro l’elettrodotto

di Roberto Salotti
I cittadini dell’Oltreserchio torneranno a giorni a bussare alla porta del sindaco di Lucca. Lo faranno non più come singoli, sebbene già numerosi, ma come membri di un nuovo comitato che è stato costituito ieri (12 maggio) e che ha già riscosso una novantina di adesioni. Tra coloro che ne hanno già preso parte, c’è anche la famiglia Marcegaglia, che ha una residenza a Compignano e che dall’inizio si è schierata dalla parte dei cittadini nella battaglia contro il nuovo elettrodotto che Terna vuole realizzare sulle colline e la centrale elettrica di trasformazione, il cui sito indicato al momento è quello delle ex cave di Balbano.

Il nuovo comitato si chiama Starc, Salute tutela ambiente rispetto cittadini, e nel suo logo (nella foto), realizzato da uno studio di marketing e grafica reca la sintesi dei propri obiettivi: nel disegno infatti si vede un traliccio che si dissolve. Sotto i colpi, verrebbe da dire, della mobilitazione popolare. E ora che il comitato si è costituito i membri torneranno a presentarsi in Comune, per chiedere, come promesso, di partecipare ai tavoli tecnici che la stessa Terna ha richiesto e che negli ultimi giorni ha di nuovo sollecitato, per apportare eventuali modifiche al tracciato.
Ieri sera agli impianti sportivi di Nozzano, il nuovo comitato ha mosso già i primi passi, nel corso di un’assemblea in cui è stato illustrato il progetto e dove si è parlato dei prossimi passi che si intendono prendere. Del resto, alle porte, c’è una scadenza importante: entro giovedì (15 maggio), infatti, i cinque comuni coinvolti dal progetto, compreso quindi quello di Lucca, sono chiamati ad esprimere il loro parere. Un passo giudicato determinante dai cittadini, che dopo il consiglio comunale che ha votato all’unanimità con un solo astenuto a favore dell’interramento della rete e della revisione del tracciato, si attendono mosse concrete.