
Difende la macchina organizzativa del Comune, riconoscendo comunque che “le difficoltà sono tante e quotidiano”. Ma l’assessore al personale Francesco Raspini invita a non fare di ogni erba un fascio. Lo sottolinea con un intervento sul suo profilo Facebook in risposta alle critiche avanzate al “materiale umano” negli uffici comunali, da parte di alcuni circoli del Pd (Leggi). Alle parole dell’assessore si associa anche l’intervento del presidente del consiglio comunale Matteo Garzella. Anche lui difende i comunali dalle accuse. “E’ necessario – dice – evitare, in qualsiasi situazione, la tentazione di addossare ai dipendenti comunali le eventuali inefficienze di cui solo noi, rappresentanti della comunità nelle istituzioni, siamo i diretti responsabili”.
“Quanta fatica – commenta al proposito l’assessore Raspini su Facebook – si fa ogni giorno per portare a casa qualche risultato. E, sì, è vero, forse la macchina non è ancora a punto e necessita di qualche ulteriore ritocco. E, come in ogni organizzazione, c’è chi è più o meno capace, più o meno disponibile, più o meno scrupoloso. Ma, nel bene e nel male, questa è la nostra squadra. Nella quale giocano alcuni campioni, qualche mediano e, per carità, anche qualcuno che da altre parti farebbe la riserva. Ma non credo che mettere tutti, indifferentemente, in panchina ci aiuti a raggiungere un piazzamento migliore. Anche perché, è bene ricordarselo, i risultati che abbiamo ottenuto finora e quelli che conseguiremo in futuro sono stati e saranno possibili solo grazie al lavoro di chi condivide con noi quest’esperienza”.
“Quando si parla dei dipendenti comunali – sottolinea invece il presidente del Consiglio Matteo Garzella -, non è affatto corretto utilizzare il termine ‘materiale umano’, ma è preferibile riferirci a loro, prima di tutto, come “persone”. Persone che svolgono un’attività preziosissima per noi amministratori, in ragione del fatto che sono chiamate a concretizzare le decisioni di carattere pubblico che assumiamo quotidianamente. Aiutandoci, fra l’altro, a valutare i vari corsi d’azione potenzialmente validi per effettuare le scelte. Un’attività che riveste un grande valore anche per i cittadini che, titolari della sovranità e destinatari dei benefici e degli effetti delle attività realizzate e dei servizi erogati, si aspettano dal Comune risposte puntuali ed efficaci a soddisfare le varie esigenze della comunità locale. Da quando sono presidente del Consiglio, ma anche in precedenza nel ruolo di consigliere di circoscrizione e comunale, ho avuto modo di apprezzare il contributo qualificato di numerose di queste persone che tutti i giorni gestiscono le attività demandate ai vari uffici comunali, e la serietà che mettono nello svolgere il proprio lavoro. In un contesto come quello odierno, caratterizzato da un marcato distacco dei cittadini nei confronti delle istituzioni, è necessario difendere con fermezza il valore essenziale del bene comune della pubblica amministrazione. E soprattutto, senza entrare nel merito delle questioni politiche che in questo momento sono al centro del dibattito dell’opinione pubblica, che per il ruolo che ricopro non sono tenuto a valutare, è doveroso per noi amministratori ringraziare tutti coloro che lavorano al nostro fianco, pur nelle difficoltà connesse ad una congiuntura istituzionale non facile. È poi necessario evitare, in qualsiasi situazione, la tentazione di addossare ai dipendenti comunali le eventuali inefficienze di cui solo noi, rappresentanti della comunità nelle istituzioni, siamo i diretti responsabili”.