Case popolari, 300 morosi a Lucca: tolleranza zero da Erp

15 maggio 2014 | 07:53
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Case popolari, 300 morosi a Lucca: tolleranza zero da Erp

Tempi duri anche per gli assegnatari delle case popolari della provincia di Lucca. La crisi economica ha colpito duramente questa fascia di cittadini ma al suo interno c’è anche chi se ne sta approfittando. Se, infatti, la morosità registrata negli ultimi periodi tra gli assegnatari è alta, anche per problemi legati alla mancanza di un lavoro, c’è anche chi deliberatamente ha deciso di non pagare. Sono infatti trecento i furbetti che nonostante i vari solleciti mandati da Erp Lucca, non stanno onorando il canone pattuito e adesso l’Istituto delle Case Popolari, dopo le opportune verifiche, è passato al contrattacco. Il presidente di Erp Lucca, Francesco Franceschini non usa mezzi termini e su indicazione dei Comuni soci, punta a recuperare i crediti inevasi, parlando di tolleranza zero.

“Non possiamo più accettare il protrarsi di certe situazioni al di fuori delle normali procedure in essere attraverso i servizi sociali, per andare incontro a chi è in difficoltà. Per questo, dopo un attento esame della situazione, abbiamo individuato un consistente numero di assegnatari degli alloggi che ancora non sono in regola, intimando loro con lettera di provvedere a sanare le loro posizioni nei confronti dell’ente entro fine maggio, pena lo sfratto, a meno che non sia o attivata la procedura con i servizi sociali. Non è giusto nei confronti di coloro che fanno sacrifici pur di onorare gli impegni presi per un criterio di giustizia sociale. L’assegnatario potrà rateizzare il debito secondo le condizioni indicate dal Comune proprietario dell’immobile, mentre per coloro che sono a canone sociale, sarà prima effettuata una verifica con l’Ufficio Casa dei Comuni per esaminare la situazione socio-economica dei nuclei familiari interessati. Stavolta, facciamo sul serio e eventuali abusi saranno perseguiti. Per questo ho affidato ai legali le pratiche suddivise per territorio di competenza e in caso di mancato accordo, procederemo al recupero del credito con decreto ingiuntivo e con un’azione di rientro in possesso dell’immobile”.