Dimissioni a Geal, Sensi: “Dissenso da esprimere a cda”

Le dimissioni di Giuseppe Matteucci dal cda della Geal (Leggi l’articolo) non sono un fulmine a ciel sereno per il presidente Giulio Sensi. Che aveva ovviamente ricevuto la lettere dal diretto interessato già nella serata di giovedì. Sono semmai le considerazioni espresse dall’ex consigliere in quota Federazione della Sinistra a lasciare qualche dubbio al numero uno della società partecipata che si occupa della gestione della risorsa idrica.
Raggiunto durante una pausa dei lavori dell’assemblea generale dell’Avis a Chianciano Terme ha così occasione di rispondere alle sollecitazioni polemiche del consigliere: “Prendo atto – dice delle dimissioni del consigliere Matteucci che me le ha presentate giovedì alle 20,41 quando me la ha comunicate via mail. Gli ho subito risposto, invitandolo a ripensarci perché credo che le sue motivazioni non siano sufficienti a giustificare le dimissioni, né che il percorso che le ha generate sia stato correttamente condiviso e discusso”.
Come dire non è quello il modo, né la sede, per esprimere il proprio dissenso nei confronti delle scelte non solo del cda ma soprattutto degli azionisti, pubblico e privato. Sensi ricostruisce la vicenda: “Era da fine marzo che non ci sentivamo – spiega – e penso che poteva anche telefonarmi per parlarne, ma io mi formalizzo poco. La sostanza non cambia. Fatto sta che (e qui la forma diventa sostanza, ndr), durante l’ultima seduta del cda di fine marzo il bilancio è stato approvato all’unanimità come era giusto che fosse dal momento che è il risultato dell’esercizio 2013 e brilla sia per prestazioni economiche sia per la correttezza della sua compilazione, così come sottolineato anche dal collegio dei revisori dei conti”.
Nessun cenno di dissenso, quindi, o di discussione sul tema della tariffa, che comunque non dipende dal cda né dai soci, e sulle sue componenti. E neanche sulla questione della ripubblicizzazione auspicata della società, tema tanto a cuore ai partiti della sinistra e referendari della prima ora. “A Matteucci – dice ancora Giulio Sensi – con cui in questi mesi ho avuto un ottimo rapporto e che si è sempre posto in maniera critica e costruttiva così come tutti gli altri consiglieri, rinnovo il mio invito: ritiri le dimissioni e venga in cda a porre le questioni che ha posto alla stampa questa mattina. Faccia proposte e se ne discuta in cda come è giusto che sia è come è successo fino ad oggi in ogni seduta”.
E da quel dissenso riparta un dialogo, su temi che, anche secondo Sensi, non è tabù dibattere: “Ma – precisa il presidente – una cosa la voglio dire chiaramente a lui, alla sua forza politica e a tutte le forze politiche: Geal è un patrimonio della città, un’azienda che brilla per efficienza, trasparenza e correttezza. Che deve crescere per portare avanti gli investimenti che la città aspetta. Rispetta tutte le regole, comprese quelle del metodo tariffario come è giusto e doveroso che sia, e ha una condotta etica invidiabile. Non permetteremo che diventi terreno di inutile scontro politico locale o regionale da qualsiasi parte questo scontro venga provocato, in campagna elettorale o non”.
Enrico Pace