Fazzi: “Forza Italia baratta da sempre con la sinistra”

18 maggio 2014 | 08:48
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Fazzi: “Forza Italia baratta da sempre con la sinistra”

L’attacco del coordinamento comunale di Forza Italia non è passato inosservato. Ed è proprio Pietro Fazzi, uno dei chiamati in causa come “voltagabbana” a rispondere per le rime agli ex compagni di partito: “Vorrei scrivere a Berlusconi per invitarlo a Lucca – dice ironicamente – Ora che ha fatto un po’ di esperienza nell’Istituto Sacra Famiglia a Cesano Boscone potrebbe trovare gli argomenti giusti per dare una svegliata ai suoi sostenitori anonimi del pluridecorato coordinamento comunale, da qualche settimana reintitolato a Forza Italia. Non mi rivolgo ai giovani raggirati e blanditi da false promesse, né agli amici che so essere in buona fede e che non dubitano del mio operato. Qualche considerazione di risposta la riservo, invece, a quell’immarcescibile gruppo dirigente di nominati e auto nominati, zavorra senza pudore, che per anni ha tarpato le ali ad ogni speranza di rilancio della città”.

“A costoro – e ai trasversali di ogni schieramento – dobbiamo – dice Fazi – i numerosi tentativi di svendita e di mercanteggiamento di pezzi della nostra città: tentativi riusciti e tentativi falliti, come quello di Gesam, della Polis, del Clap, dei Magazzini della Manifattura, del Parco Sant’Anna, delle ex Officine Lazzi, il Piuss… Ma anche le rinunce programmate a combattere barattate con la sinistra a Firenze in occasione della elezioni provinciali del 2001, 2006 e 2011. Venduti gli elettori e la fiducia dei cittadini in cambio di favori e di operazioni di sottogoverno a favore dei soliti noti (noti per lo più alle Procure!)”.
“Agli ineffabili – prosegue Fazzi – quanto isolati personaggi del coordinamento comunale di Forza Italia ricordo che il fallimento del progetto politico di Silvio Berlusconi è sotto gli occhi di tutti e lui stesso lo ha riconosciuto quando, sfinito e con motivazioni discutibili legate alla sua sorte, ha accettato il programma di riforme dell’attuale governo. Le ragioni di questo esito deludente e sconsolante sono le stesse a Roma come a Lucca: una classe dirigente disinteressata ai problemi reali e impegnata esclusivamente a litigare senza esclusione di colpi per spartire il bottino di nomine e prebende conquistate dal consenso e dal sacrificio di altri, Berlusconi in testa. Da chi può vantare solo macerie e incoerenze, da chi dovrebbe pensare solo a farsi da parte non mi aspetto parole assennate, mi accontenterei del silenzio”.
“Visto però che le parole, seppure a vanvera, ci sono – chiude l’ex primo cittadino – aggiungo che Stefania Giannini merita consensi perché è un persona seria e capace e non un’improvvisata in cerca di una collocazione. Dico anche che lei stessa ha detto in più occasioni di essere con Renzi per realizzare le riforme, non più rinviabili, quelle che il paese attende da decenni e, aggiungo, non è certo del Pd. Ricordo, infine, che il ministro Giannini è nostra concittadina, è nata e cresciuta a Ponte a Moriano e ha studiato al Machiavelli, e non viene da fuori solo per farsi eleggere per curare gli interessi dei fiorentini o dei livornesi. Votando per Stefania Giannini si dà a Lucca una voce autorevole e qualificata”.