Emergenza abitativa, Mariani (Pd): “Il primo passo è il decreto legge casa”

“Investimenti, agevolazioni fiscali, un piano con le Regioni: sono i punti cardine del decreto legge Casa, in discussione alla Camera, primo e importante passo per fornire una risposta concreta ed efficace all’emergenza abitativa”. Lo spiega la parlamentare Pd Raffaella Mariani, relatrice del provvedimento approvato oggi (20 maggio). Lo scenario in cui ci stiamo muovendo, sottolinea la deputata “è quello di una crisi che ha portato al calo di un terzo degli investimenti in costruzioni e arrestato decisamente l’andamento dei prestiti per l’acquisto di abitazioni. La decisione di investire rappresenta una chiara inversione di tendenza rispetto ai drastici tagli degli ultimi anni: 100 milioni fondi sono destinati “al Programma di recupero e valorizzazione degli immobili e degli alloggi di edilizia residenziale pubblica. Il decreto prevede poi un regime aggiornato di agevolazioni fiscali a favore di locatori e conduttori di alloggi sociali, oltre a misure per la riduzione della cedolare secca (dal 15 al 10%) per i contratti a canone concordato stipulati nei comuni maggiori, in quelli confinanti e in quelli ad alta tensione abitativa. Questa misura sarà destinata anche ai territori per i quali sia stato dichiarato negli ultimi 5 anni lo stato di emergenza a seguito di calamità naturali ed avrà di conseguenza ricadute positive anche per la provincia di Lucca”. Altrettanto importante “il coinvolgimento delle Regioni, che potranno vedere finanziate anche le loro iniziative (oltre a quelle comunali) in questo ambito, vedendo potenziate le possibilità di intervento: il piano prevede che le Regioni stesse possano definire le finalità di utilizzo del Fondo, coordinandosi con le amministrazioni comunali, per ottimizzare l’efficienza degli interventi possibili, seguendo nuovi criteri nel ripartire le risorse tra gli enti locali. Misure – conclude Mariani – che si inseriscono in una disposizione che mira a ridurre il disagio abitativo promuovendo anche politiche di affitto e incentivando la disponibilità di alloggi a canone concordato”.