Niente proroghe da Comune, rimosse le scritte del Summer

di Roberto Salotti
Con questo pomeriggio (23 maggio) è definitivamente archiviato il caso delle scritte del Lucca Summer Festival sugli spalti delle Mura. Il promoter Mimmo D’Alessandro le ha fatte immediatamente rimuovere, dopo aver avuto un colloquio in mattinata con il sindaco Alessandro Tambellini. Un incontro andato avanti più di un’ora, dal quale però il patron del Summer esce con il morale a pezzi. Accompagnato dal suo avvocato Florenzo Storelli, fa chiamare immediatamente una ditta che in meno di mezzora fa sparire le scritte dall’ex campo Balilla e da porta Sant’Anna. L’intimazione del Comune, recapitata l’altro giorno alla Di&Gi dalla polizia municipale (Leggi), scadeva questo pomeriggio alle 16, e l’ultimatum è stato rinnovato dal sindaco anche durante l’incontro, che ha respinto la richiesta del promoter di una proroga della rimozione a lunedì. Su questo aspetto, però, il primo cittadino sarebbe stato inamovibile, spiegando a D’Alessandro, come aveva già detto, di dover rispettare la legge e di doverla far rispettare (L’articolo).
Il colloquio, però, non ha avuto al centro soltanto la questione delle scritte, ma più in generale i rapporti tra il Comune, la Di&Gi e il Summer Festival stesso. Del resto, l’obiettivo del patron D’Alessandro era anche quello di capire se il sindaco confermava l’interesse a mantenere la kermesse in città. Cosa che gli è stata confermata, anche se non è servita a risolvere in extremis la questione delle scritte. Di riposizionarle altrove, Mimmo D’Alessandro non vuole sentirne parlare, anche se l’invito gli è stato rinnovato all’incontro (Leggi). “Appena uscito dall’incontro ho fatto arrivare un camion che ha provveduto a togliere le scritte – sottolinea Mimmo D’Alessandro. Rispetto la legge, anche se non sono d’accordo. Mi è stato intimato di toglierle entro le 16, nonostante abbia implorato al sindaco di poterle mantenere fino a lunedì. Mi è stato detto un no in maniera categorica, così le ho tolte. Rimarrò per sempre curioso di capire i motivi che hanno portato a questo”.
All’incontro con il sindaco, insieme al dirigente dell’ufficio tributi, Lino Paoli, Mimmo D’Alessandro ha ascoltato da Tambellini parole nelle quali si è ribadita la volontà di sostenere il Festival. Il sindaco ha ribadito l’apprezzamento dell’amministrazione comunale nei confronti della manifestazione che, giunta quest’anno alla sua diciassettesima edizione, attrae nella nostra città migliaia di visitatori appassionati di musica. Il primo cittadino ha inoltre sottolineato “la collaborazione del Comune -ormai pluriennale anch’essa, che peraltro l’amministrazione Tambellini ha voluto fosse esplicitata in modo anche formale attraverso un protocollo d’intesa quinquennale volto a garantire la continuità del Lucca Summer e del Lucca Winter Festival – si legge in una nota del Comune -, sottoscritto dalle parti lo scorso anno. Il sindaco inoltre, ribadendo il proprio giudizio positivo nei confronti dei banner “Lucca Summer Festival” visti come un’interessante forma di promozione non solo dell’evento estivo, ma della stessa città che anche a questo appuntamento lega il proprio nome, tuttavia ha ribadito come sia necessario rispettare le norme che, sia pure non sempre condivisibili, ci sono”.
Sia il sindaco che il dirigente hanno rinnovato a D’Alessandro la proposta di ricollocare le scritte a Lucca Est e nello spazio verde lungo viale Carlo Del Prete, ma il patron conferma: “Per me è un capitolo chiuso, non le ricollocherò più da nessuna parte”. E sempre D’Alessandro, oggi poco incline a commentare gli eventi che sono precipitati nelle ultime ore, annuncia però che parlerà e dirà chiaramente la sua posizione in un incontro con i giornalisti, forse già nei prossimi giorni.
Intanto, però, si mobilitano alcuni commercianti e albergatori cittadini che chiedono a D’Alessandro di poter esporre le lettere all’interno dei loro locali. L’idea è stata lanciata su Facebook dalla Buca di Sant’Antonio, dal Ristorante del Giglio, dagli Orti Di Via Elisa e dall’Hotel Ilaria Residenza dell’Alba. “La nostra volontà – spiegano – è semplicemente di esternare al patron della manifestazione la nostra vicinanza ed il nostro sostegno. Non entriamo nel merito delle polemiche, il nostro non è un gesto al quale dare valenza politica o di contestazione. Il nostro è un gesto di sostegno e di riconoscimento a chi sta lavorando per Lucca e quindi anche per noi”.