S. Luca, tanti nodi ancora da sciogliere. Polimeni sarà dg

23 maggio 2014 | 16:14
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S. Luca, tanti nodi ancora da sciogliere. Polimeni sarà dg
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S. Luca, tanti nodi ancora da sciogliere. Polimeni sarà dg
S. Luca, tanti nodi ancora da sciogliere. Polimeni sarà dg

Visita pomeridiana al San Luca per l’assessore regionale alla salute Luigi Marroni: dal pronto soccorso al day hospital, passando per la sala parto, il tour è stato lungo e pieno di spunti significativi. L’assessore si ferma a parlare con tutti, affiancato dal prossimo direttore generale di Asl 2, Joseph Polimeni: “La sua nomina non è in discussione – giura Marroni – non ci sono obiezioni in merito, ma solo tempi tecnici da rispettare. Penso che tra 30-35 giorni Polimeni assumerà definitivamente le funzioni che adesso svolge ad interim”. Attraversando i lunghi e brillanti corridoi del nuovo nosocomio l’assessore interroga sovente i giornalisti: “Allora? Che ne pensate? Io dico che a Stoccolma se la sognano una struttura così”. Polimeni annuisce e rincara la dose: “I numeri ci danno ragione. Qui c’è più spazio ed abbiamo predisposto un servizio migliore rispetto a quello del vecchio Campo di Marte. Il confort dei pazienti è stato il nostro imprinting”.

Tutto vero, ma le questioni sul tappeto rimangono diverse: dal problema parcheggi agli spazi risicati nella sala d’attesa del nuovo pronto soccorso, dai cellulari che non ricevono il segnale in metà ospedale alla viabilità, senza dimenticare il garbuglio dell’elisoccorso ed il destino del Campo di Marte. Polimeni prova a sbrogliare la matassa con calma, di fronte ad una platea di giornalisti pronta a borseggiare informazioni.
“Partiamo dalla viabilità: le previsioni dei media erano catastrofiche, ma non mi pare che si siano registrate criticità, sin qui. I dipendenti usano il parcheggio scambiatore del Campo di Marte e poi prendono le navette: anche questo contribuisce a diminuire i flussi veicolari in modo massiccio”, osserva il direttore generale.
Capitolo parcheggi: in mattinata si è svolto un vertice a Palazzo Orsetti, sfociato nell’intento concreto di realizzare un nuovo consistente spazio per la sosta (Leggi l’articolo). Ancora non si conosce la destinazione, ma comunque si farà, perché fin dai primi giorni ci si è accorti che i posti sono davvero al limite, specie nelle ore maggiormente congestionate, come quelle del cambio turno. “Vi assicuro che ho visto molte strutture ospedaliere in Europa – dice Polimeni – e l’80% di quelle che ho visitato ha prezzi maggiori a quelli del San Luca. Inoltre ricordo che non è sempre fondamentale parcheggiare sotto l’ospedale: ci sono spazi gratuiti a 200 metri. Basti pensare all’esempio di Cisanello”.
E per quanto concerne l’elisoccorso? Qui a spendere qualche osservazione è direttamente Marroni: “Sappiamo bene del disagio di avere la prima abitazione a 38 metri. Potreste chiederci perché non ci abbiamo pensato prima: a parte il fatto che la destinazione finale è stata scelta dall’amministrazione comunale dell’epoca, noi ci abbiamo pensato. Circa 7 anni fa gli esperti che consultammo formularono un parere positivo: oggi però le leggi sono mutate e quel parere, probabilmente, non va più bene. Dico probabilmente perché la questione è ancora tutta in mano ad Arpat. Soluzioni? Non sono drastiche, anche considerato il fatto che si tratterà di 10 atterraggi all’anno. E’ probabile che per adempiere alle prescrizioni di Enac dovremo abbattere due alberi, mettere le luci sull’elisuperficie e rispettare un certo cono d’atterraggio. Nulla di più”.
Poi c’è la grana pronto soccorso: lo spazio in sala d’attesa non è superiore a quello del Campo di Marte. “Ma lo abbiamo già detto – interviene Polimeni – prevediamo flussi più rapidi di pazienti. Troppa attesa nei primi giorni? È dipesa anche e soprattutto dal fatto che qui abbiamo una sola Tac: l’altra è ancora a Campo di Marte. Lo stesso dicasi per le due diagnostiche che dovremmo avere: ne abbiamo attiva una soltanto, è una questione di tempi tecnici, risolvibile in una manciata di giorni. Non aumenteremo gli spazi d’attesa”.
Last but not least per quel che riguarda le questioni più scottanti: cosa ne sarà del Campo di Marte? “Dobbiamo prendere una decisione definitiva in tempi rapidi – prosegue Polimeni – e per questo ne abbiamo discusso già stamani nell’incontro a Palazzo Orsetti. È necessario decidere se andiamo nella direzione di costruire un padiglione nuovo nell’area dell’ex obitorio per farci la Cittadella della salute o se preferiamo ristrutturare 1/3 della struttura complessiva. Io dico che un posto che per 2/3 resta desolato, però, non è certo gradevole. Suggerisco di spostare la direzione aziendale nella palazzina Ex Omni: risparmiamo così i 120mila euro di affitto attuali. Poi il padiglione C sarebbe ideale per ospitare la casa della salute. La decisione definitiva però dobbiamo prenderla insieme a Comune e Provincia”. Sul tema interviene anche Marroni: “Tutti vorrebbero teatri e auditorium nei luoghi che si svuotano, ma non è sempre possibile. Di certo non vogliamo che Campo di Marte faccia la fine delle caserme italiane. La Regione ha investito quasi 3 miliardi di euro in edilizia ospedaliera: presto partirà l’ingrandimento dell’ospedale di Pisa, poi passeremo a Livorno, Firenze e via dicendo”.
Insomma, Regione e Asl sembrano fare davvero di tutto per fare in modo che l’ospedale non risulti, come si dice, Good from far, but far from good. Però all’interno i cellulari proprio non prendono: in almeno 2/3 dell’edificio manca il segnale. L’ingegner Marchetti, tuttavia, ha la risposta pronta: “intanto ci siamo dotati di cordless per le comunicazioni interne. Poi è stato da tempo stipulato un contratto con i principali gestori telefonici: verrà installato un ripetitore dedicato solo al San Luca. Anche qui si tratta di tempi tecnici, la cosa è risolvibile in un paio di settimane”.
Chiusura affidata a Marroni: “Se ci sono rimasto male per la mancata inaugurazione? Io credo che a rimanerci male sia stata prima di tutto la città. Ad ogni modo rimedieremo molto presto: alcune settimane fa abbiamo rinunciato perché l’apertura di un gioiello come questo deve essere un momento di festa. La protesta è lecita, ma non volevamo partire subito con quel tipo di vulnus”.
Intanto, continua a crescere il numero dei degenti del nuovo ospedale di Lucca: oggi (23 maggio) i ricoverati sono 205 contro i 189 di ieri  (22 maggio), i 169 di mercoledì 21 maggio, i 144 di martedì 20 maggio e i 124 di lunedì 19 maggio, con un aumento progressivo che conferma come il San Luca sia ormai in piena attività.
Gli interventi chirurgici – solo da martedì 20 maggio fino a giovedì 22 maggio – sono stati oltre cinquanta.
Da lunedì scorso (19 maggio) mediamente 200 cittadini al giorno si rivolgono all’accettazione amministrativa per usufruire nella stessa struttura di prestazioni ambulatoriali.  Inoltre al pronto soccorso di Lucca si registrano in media 170 accessi al giorno.

Paolo Lazzari


FOTO – La visita dell’assessore regionale Marroni al San Luca