Mensa al S. Luca, trovato l’accordo ma restano criticità

24 maggio 2014 | 11:36
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Mensa al S. Luca, trovato l’accordo ma restano criticità

Un cammino lungo e faticoso quello intrapreso dai sindacati per scongiurare i tagli del personale addetto alla ristorazione del S. Luca, ma alla fine, soltanto pochi giorni prima dell’apertura del nuovo ospedale, l’accordo è stato siglato. Non solo tutto il personale – in tutto 32 lavoratori – della società Alisea è passato al nuovo gestore, ma Filcams Cgil, Fisascat Cisl e UiltuCs sono riusciti ad evitare il taglio delle ore di lavoro dei dipendenti che la nuova società Pellegrini voleva attuare per esigenze organizzative. Un importante traguardo, dunque, reso possibile – spiegano le sigle sindacali – anche grazie ai delegati sindacali Barbara Giusti, Luciana Bernardini e Ugo Moncini che hanno permesso di andare di fronte all’azienda con proposte concrete. “La Pellegrini avrebbe voluto ridurre i full time dei dipendenti – spiega Umberto Marchi di Filcams – e assumerne altri ma abbiamo lavorato per evitare questa soluzione, riuscendo a tagliare solo 2 ore circa in media. Alcuni problemi, tuttavia, permangono. I primi giorni al S. Luca, infatti, ci sono state molte difficoltà per quanto riguarda cucina e mensa per un modus operandi nettamente diverso da quello del Campo di Marte. Il servizio ristorazione del nuovo ospedale è robotizzato e i carrelli con i pasti vanno direttamente dalla cucina all’ascensore e da qui al piano, ma ci vuole comunque chi porti i vassoi ai degenti. I primi giorni sono stati faticosi perché occorreva trovare un nuovo criterio organizzativo. Dovremo anticipare il tavolo di confronto con i dirigenti della Pellegrini – aggiunge Marchi -, previsto per giugno, per nuove verifiche. Ogni difficoltà, infatti, è sorta perché si è trattato di un cambio di gestione, sebbene noi nel luglio 2013 avessimo chiesto alla Regione di salvaguardare l’occupazione e di l’operazione come se fosse un cambio di appalto, che comunque sarà gestito dalla società per almeno 19 anni”. Anche in questo caso, come per le pulizie, sono state determinanti le tante assemblee con il personale, durante le quali i sindacati hanno spiegato ai lavoratori quanto stava succedendo, non senza momenti di tensione.

“La mensa che faticava a partire oggi possiamo dire che funziona discretamente – spiega Franca Cecchini di Cgil – ma è anche vero che il meccanismo dei robot necessita di un sistema informatico che si interfacci alla perfezione. Sarà quindi necessaria un’altra verifica con la società sulla parte tecnica. Siamo comunque estremamente soddisfatti per il risultato raggiunto”. Le criticità del S. Luca, tuttavia, non si limitano alla sola sfera ristorazione e i sindacati dicono la loro anche sull’annosa questione dei parcheggi. “E’ inammissibile – conclude Marchi – che i nostri lavoratori addetti alla mensa e alle pulizie, che guadagnano in media 400 euro al mese e che peraltro fanno il rientro, paghino 8 euro di parcheggio al giorno quando i dipendenti pubblici sono esentati dal pagamento della sosta. Nessuno dovrebbe pagare, è chiaro, ma di certo non è giusto che ci siano lavoratori di serie A e lavoratori di serie B”.
“Ci pare doveroso comunque – concludono i sindacati – come già abbiamo fatto, ringraziare la direzione generale dell’azienda Usl, che ha realmente contribuito in questi mesi di trattativa a mettere sempre nuova linfa al tavolo concertativo e l’auspicio, è che la stessa direzione con il nuovo direttore generale continuino su questa strada, poiché il San Luca ha aperto, ma ancora tutte le questioni al proprio posto non ci sono”.

Alice Baccini

VIDEO – Il servizio su DìLucca
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