Angelini (GL): “Sul San Luca tutte le scelte sono state bipartisan”

30 maggio 2014 | 19:02
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Angelini (GL): “Sul San Luca tutte le scelte sono state bipartisan”

Nuovo intervento sul nuovo ospedale San Luca da parte del consigliere di Governare Lucca, Piero Angelini: “Dopo le numerose voci critiche sulla situazione del nuovo ospedale San Luca – dice – da ultimo quella del presidente dell’ordine degli architetti di Lucca, che ha riaperto anche la vecchia ferita della localizzazione sbagliata di San Filippo, l’azienda sanitaria Usl 2  interviene stamani ufficialmente, ammettendo che si è trattato di una scelta infelice, dal momento che “lo svolgimento del tema progettuale in questa area è stato reso particolarmente difficile e complesso proprio in relazione ad alcuni limiti oggettivi dell’area stessa”, ma ne attribuisce l’esclusiva responsabilità al Comune di Lucca, che a suo tempo l’avrebbe imposta. Si tratta dell’ennesima falsificazione dei fatti e della verità, a cui ci ha abituato il centrosinistra, da ultimo il presidente Rossi nel suo ultimo intervento al teatro del Giglio; che mi costringe ancora una volta (l’ennesima) a chiarire, innanzitutto, che le scelte relative al nuovo ospedale San Luca sono state, sempre, tutte, scelte bipartisan, del centrosinistra e centrodestra uniti, a cominciare dalla delibera del consiglio regionale 202 del 2002, che impose la scelta scriteriata, nel campo sanitario, della finanza di progetto: una scelta sbagliata che graverà per 19 anni sulla sanità lucchese, per un peso duro a sopportare che conosceremo, però, a suo tempo, quando Astaldi, con comodo, avrà stipulato definitivamente il suo contratto di finanziamento con le banche (Astaldi infatti non ha messo fuori mai, neppure un euro), e comunicherà al Sior e all’azienda Usl 2, che accetteranno senza fiatare (riaggiustando, ancora una volta al rialzo, il loro piano economico finanziario), il prezzo dei servizi parasanitari e commerciali imposti alla città”.
“Anche per la localizzazione del San Luca – prosegue – si è trattato di una scelta bipartisan, che ha coinvolto non solo il Comune, ma anche l’azienda Usl 2 e la Regione. Se è vero infatti che l’amministrazione Fazzi aveva individuato a San Filippo, in un’area di 47mila, il sito del futuro ospedale, è stato, però, il direttore generale Tavanti, con lettera del 22/05/2003 (protocollo 9707/503), dopo molteplici incontri tra tecnici del Comune e della Regione (indicati, nella lettera, l’ingegner Romeri e la dottoressa Ballerini della Regione Toscana) a scrivere al Comune che “si è convenuto di ampliare fin d’ora l’area di 47mila metri quadri degli ulteriori 30mila metri quadri mediante inserimento dell’attigua area agricola sul lato est”: espressioni che fanno riferimento ad una proposta di allargamento dell’area di altri 30mila metri quadri di terreno agricolo  il più delicato, la scelta più vergognosa: una invariante urbanistica), proposta da Tavanti e accettata, naturalmente, dal Comune”.

“Quel che è certo – conclude Angelini – è che il comportamento dell’azienda sanitaria Usl 2 (come del Sior) è stato sempre e rimane molto compiacente nei confronti del concessionario, con un Comune, anche oggi con Tambellini, che rimane sempre marginale, ossequioso, non interessato a occuparsi delle vere criticità del nuovo ospedale; a cominciare dai parcheggi: al sindaco, da tempo, abbiamo chiesto, con un interpellanza, di chiarire il punto, di un qualche interesse per la città, se Astaldi potessero davvero metterli a pagamento; se, infatti, come a noi risulta, non facevano parte dei servizi commerciali proposti dall’Astaldi nella sua originaria offerta, essi, a tenore della convenzione stipulata con l’azienda Asl 2 (pagina 14), non avrebbero potuto essere offerti a pagamento. Aspettiamo con pazienza che il ssindaco dopo la sbornia elettorale, chiarisca i nostri dubbi, su di un problema che riguarda tutti i cittadini”.