Claudio Guerrieri, bilancio ok per 16 anni da presidente

Una vita in Camera di Commercio, tre mandati pieni di fila che si concluderanno ufficialmente fra dieci giorni con la nomina dell’industriale del cartario Giorgio Bartoli. Prima che cali il sipario su questa esperienza, però, il presidente Claudio Guerrieri ha voluto fare un bilancio della sua attività, fra tante luci e qualche ombra, principalmente quella dell’occupazione che non riesce a trovare sistemi per una inversione di tendenza. “Di tutte le cose che abbiamo fatto – dice – non sono riuscito a trovare uno spunto positivo sul tema dell’occupazione. Perché semplicemente non c’è. Anche se la Lucchesia si difende rispetto al resto della Toscana e all’Italia”.
Come detto adesso la presidenza passerà nelle mani di Giorgio Bartoli, industriale del settore cartario, sul cui nome è stata trovata una larga intesa da parte delle categorie. Guerrieri invece proseguirà il suo impegno come presidente della Banca del Monte di Lucca.
“Voglio sottolineare – dice Guerrieri – che sono stato il primo, ed ancora per pochi giorni l’unico, presidente della Camera di Commercio di Lucca eletto da un organismo, il Consiglio camerale appunto che riunisce i rappresentanti del sistema economico del territorio e non nominato dal Ministero dello Sviluppo Economico come avveniva in precedenza”. “Questo – aggiunge Guerrieri – ha indubbiamente favorito il ruolo principale che la Camera di Commercio ha svolto in tutti questi anni, ovvero quello di interlocutore diretto ed ascoltato delle Istituzioni, degli Enti Locali, delle Categorie Economiche sui grandi temi dello sviluppo, indipendentemente dalle caratteristiche e dalle colorazioni politiche”. Guerrieri ha poi rassiunto con alcuni dati i suoi tre mandati, dal 1999 ad oggi: il patrimonio netto della Camera di Commercio è passato da 10 a 26 milioni di euro; 20 milioni di euro sono stati investiti nelle infrastrutture legate allo sviluppo; 40 milioni di euro destinati alle attività di promozione economica.
“Cifre significative – commenta – che ci hanno visto operare soprattutto nei campi della internazionalizzazione, dove attraverso Luccapromos abbiamo investito oltre 5 milioni di euro realizzando oltre 200 iniziative e coinvolgendo più di 3.000 imprese lucchesi, dell’innovazione e del trasferimento tecnologico realizzando il Polo Tecnologico Lucchese, per un investimento di 15 milioni di euro, il Musa, Museo Virtuale della Scultura e dell’Architettura di Pietrasanta, e, con il Comune di Capannori e la Provincia, il Polo Tecnologico di Segromigno; degli strumenti per favorire l’accesso al credito delle Pmi, tra questi una iniziativa ad abbattere i tassi di interesse che ha trovato l’adesione di 2000 piccole e micro imprese, della cosiddetta giustizia alternativa dove siamo particolarmente attivi nelle procedure di arbitrato e soprattutto di conciliazione, strumento ideale per una soluzione rapida ed economica delle controversie; della formazione ove, oltre alle molteplici iniziative volte a favorire quella imprenditoriale, abbiamo partecipato alla costituzione ed al funzionamento di Flafr e quindi al pieno sostegno di Imt e di Campus. Termino questo elenco ricordando l’attenzione rivolta ai prodotti dell’agroalimentare con la partecipazione alle iniziative delle Strade del Vino e dell’Olio, con il sostegno ad Anteprima Vini della Costa e con la organizzazione diretta, scomparsa l’Apt, del Desco. Certo, abbiamo attraversato e stiamo ancora vivendo anni difficili per il sistema economico globale, nazionale e, ovviamente, anche locale. Direi però che la varietà del nostro apparato produttivo, caratterizzato dalla presenza di ben quattro distretti industriali, ha rappresentato un punto di resistenza maggiore rispetto ad altri territori anche perchè alla crisi profonda di taluni comparti, la nautica viareggina in particolare, si sono accompagnate congiunture meno difficili per il calzaturiero, per il lapideo e, soprattutto, per la principale filiera produttiva, quella del cartario, al cui interno opera anche quella meccanica”.
Nel complesso, dal 1999 al 2013 l’export lucchese è passato da 2.137 a 3.376 milioni di euro.
“Anche l’altro settore – aggiunge Guerrieri – che, insieme al manifatturiero, possiamo considerare un perno dello sviluppo economico complessivo, il turismo, è passato da 3.200.000 presenze del 1999 a 3.450.000 del 2013 con un incremento particolarmente accentuato nella componente straniera. Pure il numero totale di imprese attive cresce passando da 36.000 a 37.800 mentre, purtroppo, cresce anche il tasso di disoccupazione che passa dal 5,5% al 9,6% e si conferma uno dei problemi strutturali, forse il più grosso, del nostro territorio e del nostro paese. In conclusione, sottolineo ancora che tutta l’azione della Camera di Commercio è stata improntata al metodo del dialogo e della condivisione con tutti i soggetti pubblici e privati che avevano uguale interesse ai temi dello sviluppo economico, mantenendo però salda l’affermazione della propria autonomia funzionale ed istituzionale. Questo è successo nella redazione del Piano Locale di Sviluppo con la Provincia come in quella dei principali interventi di pianificazione per il sostegno e la crescita, sempre, ripeto, con spirito di collaborazione ed indipendentemente dal colore politico delle varie amministrazioni. Questo, mi sembra sia stato compreso ed apprezzato da tutti e, volendo chiudere, rimane l’elemento più significativo del periodo anche grazie alla legittimazione ed alla forza che deriva dall’essere non più nominato da un lontano ministero di Roma ma eletto dai rappresentanti delle categorie economiche presenti sul territorio”.
Nessun timore, poi, sul futuro della Camera di Commercio “in mano” a un rappresentante degli industriali, già individuato in Giorgio Bartoli: “In realtà alla figura del presidente – dice – c’è un organo collegiale di governo che è la giunta, in cui sono rappresentate le associazioni di categoria. Certo non è escluso che un presidente rappresentante delle categoria industriali possa avere sensibilità maggiori su certe quesioni e minori su altre”. Ma Camisi, segretario generale di Corte Campana, cui vanno i ringraziamenti di Guerrieri così come ai membri della giunta camerale e ai dirigenti, fa proprio Guerrieri come esempio di come non sia la categoria di appartenenza a orientarne la politica: “Il presidente Guerrieri – dice – è stato quello che ha indirizzato le iniziative più importanti su internazionalizzazione e tecnologia”. Non un commerciante, dunque, ma un economista. Che come tale, oltre che come commerciante cittadino, continuerà ad essere un attore importante della vita cittadina.
{youtube}OB_ghYuXtRI{/youtube}
Il saluto del sindaco Alessandro Tambellini
Claudio Guerrieri ha guidato per 16 anni la Camera di Commercio, una delle principali istituzioni cittadine, con senso di responsabilità e impegno costanti a servizio delle imprese del nostro territorio. Nel corso del suo secondo mandato, ha dovuto fronteggiare la crisi economica che ha colpito il nostro Paese e anche il nostro territorio. Momenti difficili per l’economia ma che la Camera di Commercio di Lucca, sotto la guida di Guerrieri, ha saputo affrontare con notevole spirito d’iniziativa e visione strategica. Ricordo in tal senso la promozione del territorio attraverso Luccapromos, la realizzazione del Polo Tecnologico, l’attenzione al settore agro-alimentare con iniziative come il Desco. E molte altre cose potrebbero essere aggiunte. Il rapporto tra Camera di Commercio e Comune è sempre stato caratterizzato da un clima di costante collaborazione: l’ultimo atto in ordine cronologico è stata la sottoscrizione dell’accordo di programma per la riorganizzazione del parco urbano dell’innovazione e dell’area Apea di Sorbano. Ma al di là degli aspetti istituzionali, mi piace ricordare il rapporto umano che ho avuto con Guerrieri: ho apprezzato la grande signorilità dei suoi comportamenti e il senso di equilibrio che ha dimostrato in ogni scelta. Lo ringrazio quindi, anche a nome di tutta l’amministrazione, per il servizio svolto negli anni dei suoi mandati, sempre e comunque a vantaggio delle imprese e della città.