
La più importante rivista italiana sulle tecnologie per la sanità, Tecnica Ospedaliera, dedica nel suo numero di maggio uno speciale al San Luca come ospedale del mese. Alla struttura lucchese vengono infatti dedicate sei pagine ricche di dati e di considerazioni legate in particolare agli impianti innovativi presenti al San Luca, con un’intervista al direttore generale Joseph Polimeni, il quale evidenzia le caratteristiche del Nuovo Ospedale, che permette la piena attuazione del modello organizzativo per intensità di cura: “Tra i principi chiave a cui si ispira la nuova organizzazione – afferma tra le altre cose il dottor Polimeni – ci sono: la separazione netta tra i percorsi programmati e i percorsi in emergenza-urgenza; la presenza di aree operative differenziate per diversi livelli di intensità di cura; l’implementazione di percorsi polispecialistici per tutte le piattaforme produttive nosocomiali (degenze, sale operatorie, spazi ambulatoriali, aree di diagnostica strumentale); la centralizzazione delle attività per garantire maggiori standard di qualità, di efficienza e di sicurezza; il miglioramento della interfaccia con le cure intermedie territoriali per ottimizzare la continuità assistenziale nel passaggio verso il domicilio del paziente. Il modello è basato sull’assistenza personalizzata e graduata per ciascun paziente in funzione della complessità assistenziale e del quadro di instabilità clinica. Esso, infatti, assicura la miglior qualità delle cure, avendo sempre il paziente al centro del percorso clinico-assistenziale, favorendo la responsabilizzazione degli operatori sanitari, l’integrazione interprofessionale e l’utilizzo dei fattori produttivi (spazi, posti letto, sedute operatorie, risorse umane, ecc) in funzione del reale fabbisogno dei pazienti in setting operativi multi-specialistici.
Sono previsti Livelli di Alta Intensità (Degenze intensive e sub-intensive polivalenti, nelle quali confluiscono Rianimazione, Unità Coronarica, Stroke Unit, Subintensiva Pneumologica, ecc) Livelli di Media Intensità (Degenze Ordinarie articolate per dipartimenti), Livelli di Bassa Intensità (Attività in Day Hospital, in Day Service e in Regime ambulatoriale). Per rispondere alla diversa complessità delle patologie è garantita la più completa integrazione delle molteplici competenze professionali con un grande investimento nei Servizi di diagnosi e cura con tecnologia di ultima generazione. Il Quintuplo corpo di fabbrica e il layout ad H del monoblocco, con dedicati brevi percorsi orizzontali e verticali, assicura al cittadino il miglior percorso diagnostico-terapeutico potenziando gli effetti innovativi del nuovo modello organizzativo che mira al massimo livello di efficienza ed efficacia possibile”.
Negli altri articoli l’architetto Giuseppe La Franca, autore dello speciale, pone la sua attenzione sugli impianti innovativi e tecnologicamente all’avanguardia del San Luca. Per quanto riguarda le centrali e reti si evidenzia che le dotazioni del Nuovo Ospedale di Lucca sono allineate agli standard correnti in fatto di efficienza energetica e gestionale. Vengono quindi descritte le principali centrali tecnologiche, ospitate prevalentemente nell’edificio dei servizi: il locale per lo stazionamento e la ricarica dei dispositivi per il trasporto meccanizzato pesante, la sala per le infrastrutture informatiche, la control room impiantistica e il punto di controllo dei trasporti automatizzati, le centrali impiantistiche termica, frigorifera, elettrica, idraulica e antincendio, le torri di evaporazione e le unità di trattamento dell’aria. In merito a risparmio energetico e comfort, l’Architetto La Franca segnala che il blocco operatorio e il reparto di terapia intensiva sono dotati di un particolare sistema di deumidificazione e che ogni sala operatoria dispone di una propria unità di condizionamento, che permette a ciascuna equipe di scegliere le condizioni microclimatiche più consone all’attività da svolgere. La scelta di un regime variabile della portata dell’aria di ricambio riveste un duplice, preciso significato igienico ed energetico. Ogni stanza, poi, è dotata di propria batteria di postriscaldo per il controllo indipendente della temperatura.
Particolarmente innovativi i trasporti meccanizzati: “L’Ospedale San Luca – scrive ancora La Franca – dispone di due sistemi di trasporto meccanizzato: quello pneumatico, che veicola contenitori fino a 10 chilogrammi, e quello pesante, basato su carrelli autoguidati (Agv) in grado di spostare contenitori di dimensioni e peso consistenti contenenti farmaci, biancheria e pasti. Il funzionamento del sistema AGV è ottimizzato tramite una centrale che programma il traffico dei veicoli attraverso une rete wireless, interfacciandosi con gli elevatori dedicati, le porte ad apertura motorizzata e l’impianto antincendio. Ogni carrello naviga grazie ad un laser che scansiona costantemente gli spazi percorsi, confrontando i dati raccolti con quelli in memoria, in modo da riconoscere e correggere la propria posizione anche in presenza di ostacoli. La sanificazione dei carrelli viene inoltre effettuata da macchinari automatici”.
Un approfondimento viene dedicato anche a come circola l’acqua: L’impianto idrico sanitario dispone di serbatoi per l’acqua potabile attinta dall’acquedotto (autonomia due giorni), con relativi sistemi di trattamento (filtrazione, addolcimento, disinfezione), e per lo stoccaggio delle acque piovane, in modo da ridurre i consumi non potabili (cassette wc, pulizia locali). La rete di distribuzione è perciò duale, composta da tubazioni differenziate per colore in polipropilene, materiale che consente l’effettuazione di campagne di disinfezione chimica senza subire corrosione. Le acque per gli usi tecnologici e sanitari (Dialisi, Laboratori) sono sottoposte a trattamenti specifici: il circuito dei reni artificiali è composto da tubazioni in acciaio inox smontabili, con sanificazione termica a ciclo automatizzato. Tutte le reti e le apparecchiature sono provvisti di staffaggi antisismici. All’avanguardia la gestione automatica e manutenzione: il sistema di supervisione impianti è altamente integrato, in quanto il fornitore di tutti gli equipaggiamenti è unico, ed è totalmente aperto verso tutte le periferiche più comuni di costruttori con protocolli standard, allo scopo di permettere l’interfacciamento fra i vari sistemi di comando e controllo. Un focus specifico viene infine dedicato alla climatizzazione dei laboratori Centro cornee, particolarmente sofisticata.
La rivista
Tecnica Ospedaliera è la più importante rivista italiana del settore: dal 1971 affronta con competenza le diverse tematiche inerenti la gestione dell’ospedale, con l’obiettivo di contribuire a informare e aggiornare quanti lavorano in questo settore. Grazie alla collaborazione di esperti, vengono presentati i più moderni criteri di progettazione architettonica e vengono approfondite le strategie organizzative e gestionali ospedaliere. La rivista, oltre ad aggiornare sulle più avanzate tecnologie e sui criteri d’approvvigionamento, gestione e manutenzione delle strumentazioni, dà spazio ad argomenti d’attualità, come l’informatica, la telemedicina, il teleconsulto, l’assistenza al malato sul territorio al di fuori dell’ospedale. Grande spazio è dato inoltre ai temi della sicurezza e dell’igiene.