
Una proroga di 45 giorni all’Anas per presentare il progetto dei nuovi assi viari. E il comitato contesta la decisione citando la legge regionale che recita: “L’autorità competente può richiedere al preponente integrazioni alla documentazione presentata, con l’indicazione di un termine per l’adempimento che non può superare i quarantacinque giorni. Tale termine è prorogabile, su istanza del preponente, per un massimo di ulteriori quarantacinque giorni”.
“Merita ricordarlo – dicono dal comitato – perchè apprendiamo che la Provincia di Lucca ha fantasiosamente derogato alla procedura sopra indicata concedendo ad Anas ulteriori 45 giorni non dalla scadenza prevista dalla legge bensì dal 20 maggio (circa un mese dopo) guadagnando in tal modo ulteriori 30 giorni che non trovano alcun riscontro nel testo di legge. In tal modo l’intero significato della norma andrebbe a farsi benedire perchè la proroga potrebbe essere concessa dopo mesi e mesi dalla prima scadenza, allungando a dismisura il periodo necessario per la Via”.
“Riassumendo brevemente la vicenda – dice il comitato – il tutto parte dal 6 marzo scorso, giorno in cui la Provincia di Lucca avanza ad Anas una richiesta di integrazione dati in quanto le osservazioni presentate dai cittadini hanno magicamente evidenziato che mancano numerosi studi a sostegno del progetto viario. Tali dati dovevano essere consegnati alla Provincia entro il 22 aprile scorso. A ridosso della scadenza Anas ha correttamente richiesto la proroga prevista dalla legge regionale, rivelando che ci sono evidenti difficoltà nel giustificare il progetto. Secondo la procedura regionale il termine sarebbe così dovuto slittare sino al prossimo 6 giugno. Evidentemente il periodo era troppo stretto per aggiustare o reperire i dati mancanti, quindi si è pensato bene di concedere la proroga non a decorrere dalla prima scadenza (come sarebbe stato naturale e come prevede il testo legislativo) ma circa un mese dopo, a decorrere dal 20 maggio”.
“Peccato – chiude il comitato – che sempre l’articolo 55 al comma 4 disponga che qualora i dati non vengano forniti nei termini indicati dalla legge “non si procede all’ulteriore corso della valutazione”. Nel pieno rispetto della normativa attendiamo, quindi, la scadenza del 6 giugno prossimo dovendo, in difetto, constatare che la procedura di Via non potrà validamente condursi a termine”.