Uffici Comune, riorganizzazione più ambiziosa del rimpasto

Non mancano i colpi di scena a poche ore ormai dall’ufficializzazione del nuovo rimpasto della giunta. Il sindaco Alessandro Tambellini si è riservato un ultimo spazio per riflettere sulle decisioni da prendere, ma sempre più si fa largo l’ipotesi di rinunciare alla nomina di due nuovi assessori per sostituire Massimo Tuccori e Alda Fratello, entrambi di Lucca Civica e quest’ultima ormai pronta a lasciare. L’idea che emerge sulla scena prevede l’ingresso nell’esecutivo, in rappresentanza di questa lista, del solo Celestino Marchini, con delega probabilmente alla immagine della città (o decoro urbano) e mobilità, mentre le attribuzioni di Alda Fratello potrebbero essere assegnate ad uno o più assessori dell’attuale squadra di Tambellini – tra le ipotesi favorite quella di affidare le mansioni al vicesindaco Ilaria Vietina.
A rendere ancora più complicate le cose – invece che agevolarle, come almeno sembrava nelle intenzioni – la riorganizzazione degli uffici comunali e dei settori dipartimentali, con un balletto di dirigenti che somiglia poco ad un valzer. Questi ultimi, infatti, stanno preparando i loro cahiers de doleance dopo un primo incontro alla fine della settimana scorsa, nel quale è stata loro illustrata la proposta di riorganizzazione firmata dall’assessore al personale, Francesco Raspini. Una “rivoluzione” – la terza dopo quella del febbraio e del luglio 2013 – che non propone soltanto uno spostamento di “pedine”, ma una vera e propria riorganizzazione di settori e competenze, con accorpamenti anche di una certa rilevanza, ma che ha subito degli effetti sui dirigenti. Molti dei quali si oppongono ad una proposta, che a quanto sembra sarà comunque suscettibile di ritocchi. Visto che ai sindacati sarà illustrata soltanto il prossimo 9 giugno. Non solo: anche in maggioranza c’è chi ritiene che andasse concertata meglio, coinvolgendo tutta la coalizione ed evitando soprattutto rischi di “discrasie” fra la riorganizzazione dei settori e le deleghe degli assessori, che, a meno delle indiscrezioni finora trapelate e salvo colpi di scena dell’ultimo minuto, non corrisponderebbero perfettamente alla rivoluzione predisposta per i dirigenti comunali. Che comunque dovrebbe entrare in vigore, con l’accordo delle parti, non prima del mese di agosto.
Le novità più rilevanti riguardano il settore dipartimentale 6, quello che attualmente si chiama Servizi culturali, turistici e sportivi, dove il dirigente designato è Giovanni Marchi (finora ai servizi educativi e alla tutela del territorio). Nel nuovo settore si accorpa, infatti, la promozione alla tutela del territorio, con la creazione di cinque unità organizzative, in cui entrano diverse competenze. Il primo blocco è quello di cultura, turismo e sport, il cui legame – almeno a livello degli uffici – resta sottolineato nella proposta di riorganizzazione. Poi viene associato sotto questo settore parte del capitolo Piuss, sotto la denominazione di Interventi di trasformazione urbana. Infine ci sarà l’unità organizzativa Immagine della città e mobilità urbana e, per finire, la Protezione Civile.
L’altra novità riguarda i Servizi educativi (pubblica istruzione) e le attività sociali che saranno accorpati sotto la direzione di Maurizio Prina (oggi già dirigente del settore sociale). Accorpati anche Finanze e personale, che nella proposta vengono affidati al dirigente Lino Paoli, con qualche malumore negli uffici. L’ambiente invece “raddoppia”: le due nuove unità, create dall’unica che esiste nell’attuale organizzazione (ma a quanto pare con lo stesso numero di dipendenti), dovrebbero essere affidate a Mauro Di Bugno. Graziano Angeli invece resta alla guida dell’avvocatura, insieme al Suap e all’edilizia privata. Lucia Dal Porto è confermata alla guida dei servizi demografici e dell’Urp. Ad Antonella Giannini restano urbanistica e lavori pubblici, ma la dirigente assumerà le competenze del Piuss oggi attribuite a Mauro Di Bugno. Non è in discussione, invece, il ruolo del segretario comunale Sabina Pezzini. A quanto pare le critiche che le erano giunte anche da una parte della maggioranza non hanno avuto (per ora) seguito. Ben diverso il discorso relativo a Maurizio Tani: conserverà l’incarico di dirigente ma con un ruolo molto defilato, almeno in attesa della definizione dei procedimenti penali in corso a suo carico. Resterà a disposizione per progetti speciali.
Per la polizia municipale invece si prepara, finalmente, la soluzione di una situazione che si trascina ormai da anni: il Comune di Lucca ha intenzione di indire una selezione pubblica per comandante e vice.
Tutte comunque ipotesi quelle che stanno nella proposta dell’assessore al personale, che devono necessariamente passare da alcuni step, compresa la valutazione e il confronto con i sindacati, che è già stato programmato per il 9 giugno. In quella sede le sigle si attendono l’illustrazione dei criteri che hanno indotto l’amministrazione ad una nuova riorganizzazione degli uffici. Le intenzioni di Palazzo Orsetti sono molteplici, si spiega nei corridoi, ma la principale sarebbe quella di rendere più operativa la macchina comunale, plasmandola in modo più rispondente alle attribuzioni degli assessori in giunta, da cui del resto devono giungere gli indirizzi politici. Tuttavia, il rischio – ed è il dubbio che in Comune hanno in molti – è che la riorganizzazione degli uffici sia più ambiziosa di quanto non sarà invece il rimpasto ormai alle porte.
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