Servizio ristorazione al S. Luca, licenziata una dipendente

8 giugno 2014 | 08:40
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Servizio ristorazione al S. Luca, licenziata una dipendente

Fibrillazione tra i lavoratori del settore ristorazione all’ospedale San Luca, dopo che l’azienda Pellegrini – a cui sono passati i dipendenti di Alisea – è stata licenziata all’improvviso. La donna, ex dipendente di alisea, ha lavorato per anni nel settore, ricoprendo il ruolo di amministrativa. Ora i sindacati chiedono un incontro urgente all’azienda, chiedendo il reintegro della dipendente. “Una delusione – sostiene Umberto Marchi della Filcams Cgil -, sul piano umano ma anche su quello sindacale, un comportamento della Pellegrini che non ci aspettavamo – commenta il sindacalista -, abbiamo lavorato per mesi a un tavolo per salvare le ore di questi dipendenti e poi ci troviamo un licenziamento assolutamente inatteso”.

“Abbiamo parlato con la lavoratrice – aggiunge Marchi -: era sgomenta, a parte lo sbandamento che tutti i lavoratori hanno avuto all’inizio, ci ha riferito che da qualche tempo stava entrando nel meccanismo Pellegrini, che era soddisfatta di accogliere una nuova sfida, era contenta e adrenalinica della sua nuova avventura, si sentiva bene anche se le ore erano tante per lavorare e imparare il nuovo modus operandi e per lei è stato un fulmine a ciel sereno che ancora non riesce a spiegarsi come possa essere stata esclusa senza appello. Una nostra delegata era in ufficio con la responsabile dell’appalto lucchese: l’hanno fatta uscire per dare un secondo dopo la lettera di licenziamento alla signora: la delegata vedendo uscire la collega piangendo, è rientrata chiedendo spiegazioni e come se niente fosse la dirigente ha risposto che non era un problema suo, non riconoscendo quindi in quel momento il ruolo del delegato sindacale che aveva di fronte. Abbiamo provato a telefonare immediatamente al responsabile gestione del personale di Milano che conosciamo, non ci ha mai risposto se non dopo nostre insistenze con un sms, un comportamento che non ha eguali: hanno licenziato una grande persona senza alcun motivo, o meglio, per loro non ha superato il periodo di prova, dopo anni che fa questo mestiere. Credevamo – sostiene Marchi -, di aver iniziato un percorso sindacale corretto, abbiamo appreso sulla pelle della sfortunata dipendente che non era così: tra l’altro le segnalazioni che ci arrivano dalla mensa e dalla cucina ci preoccupano, investiamo del problema – continua il segretario della Filcams -, anche la direzione generale dell’azienda Usl, chiedendo un intervento del nuovo direttore generale Polimeni. Questa – aggiunge – è una grave scorrettezza messa in atto da quella che afferma di essere una grande azienda, ma se questo è il loro modo di agire, noi possiamo solo dire che è una grande azienda solo a licenziare il personale. Abbiamo chiesto un incontro urgente con la società – termina Marchi -, per problemi emersi nel lavoro: sarebbe un bel segnale richiamassero la lavoratrice, siamo certi si possa ricompattare quella che secondo noi, non può che essere una mera incomprensione, non si sta parlando di una sprovveduta, ma di una signora che lavora nella ristorazione ormai da troppi anni per affermare che non sa lavorare”.