





Un tetto nuovo di zecca per 36 famiglie del territorio e, fra queste, per cinque giovani coppie. Stamattina (9 giugno) è stato messo un altro tassello importante per portare a termine quei contratti di quartiere che, a Montuolo e a Pontetetto, dall’inizio dell’anno hanno garantito un appartamento a 52 famiglie meno abbienti o in difficoltà economica, secondo le regole dell’assegnazione delle case Erp.
Stamane è stato il momento della festa, con in testa il sindaco Alessandro Tambellini, il prefetto Giovanna Cagliostro, il sottosegretario agli interni Domenico Manzione, l’onorevole Raffaella Mariani, l’assessore al patrimonio Antonio Sichi, il vicepresidente della Provincia Maura Cavallaro, il presidente dell’autorità di Bacino del Serchio, Raffaello Nardi, e il presidente Erp Francesco Franceschini. Che, con una breve cerimonia, hanno assegnato gli appartamenti, tutti rinnovati, tutti in classe energetica A e con rifiniture di qualità, hanno consegnato le chiavi agli assegnatari, per la grande maggioranza famiglie lucchesi, inserite da tempo nella graduatoria, alcune provenienti da altre case della zona di Pontetetto destinate però alla demolizione.
Franceschini ha ricordato il difficile percorso che ha portato all’inaugurazione di questo nuovo complesso, passato dal fallimento della prima ditta appaltatrice e da una rescissione in danno, prima della conclusione da parte della Ars Nova: “Devo dire grazie all’azienda – dice – alla “mia” Erp, a Lucca Holding, all’ufficio del Comune di Lucca guidato da Aldo Intaschi, alla provincia e alla Fondazione Casa”. Fondazione con cui, peraltro, annuncia Franceschini, sta per avviarsi un percorso di collaborazione: “Stiamo valutando – dice – un patto per coniugare il sostegno sociale alla struttura tecnica dell’Erp per una progettazione di prim’ordine. Un patto che io, personalmente, sono già disposto a firmare”.
Addirittura euforico il sindaco Alessandro Tambellini che ricorda anche tutti i servizi accessori e i lavori compiuti nell’area: “Dal 30 giugno – ricorda – partirà anche in questa zona il sistema di raccolta differenziata porta a porta, con l’eliminazione di tutti i cassonetti sulle strade. Qui, poi, grazie all’intervento dell’Autorità di Bacino del Serchio, sono stati fatti notevoli interventi per la messa in sicurezza. Un lavoro grosso dopo gli allagamenti che si sono verificati nel 1992 e nel 2000 e che dovrebbe evitare in futuro situazioni analoghe. E chissà che presto non si provveda anche a una piantumazione di nuove alberature per provvedere a un’ulteriore riqualificazione”. Il sindaco propone i pioppi, senza trovare però sostegno dal presidente dell’Autorità di Bacino, Raffaello Nardi, anch’egli presente all’inaugurazione.
I prossimi passi li annuncia l’assessore Sichi, che chiede rispetto per i beni pubblici quali sono le case popolari: “Vorrei tornare qui – dice – e trovare queste case ancora più belle di quelle che sono ora. Anche per sostenere lo sforzo di un comune che in questi mesi ha consegnato bel 52 appartamenti e che è pronto, se tutto andrà bene, a consegnarne altri, all’interno del contratto di quartiere di Pontetetto, nel maggio del 2015”.
Le foto dell’inaugurazione
Il contratto di quartiere
Per Pontetetto da registrare una novità che interesserà il contratto di quartiere. Nei giorni scorsi infatti l’amministrazione comunale ha proposto al Ministero per le Infrastrutture che è titolare del finanziamento risalente a dieci anni fa, una variante che si pone come obiettivi generali la riqualificazione degli spazi pubblici, in modo da aumentare le occasioni di socializzazione e lo svolgimento di una serie di servizi e attività, come la formazione e la mediazione sociale. Nella fattispecie si propone di non abbattere più, ma di recuperare l’edificio conosciuto come Stecca dove l’amministrazione comunale intende ricavare 15 alloggi da destinare all’emergenza abitativa. Viene quindi rivisitato il progetto iniziale della piazza, che sarà ridimensionata nei volumi, mantenendo intatta la sua funzione di cerniera e di spazio di aggregazione, così come era stata pensata. Altro punto qualificante consiste nel recupero del campo da calcio tra piazza Ombrina e le case a schiera e nella realizzazione di una zona dedicata in particolare alla socializzazione delle persone anziane nell’area verde prospiciente via delle Gardenie, dove si prevede la realizzazione di orti sociali. Infine nell’area adiacente ai servizi la nuova variante prevede un parco attrezzato per le famiglie. In questa ottica l’amministrazione comunale ha proposto al Ministero per le Infrastrutture il recupero dell’ex presidio della polizia municipale, che dovrebbe diventare la nuova sede delle attività di mediazione sociale gestite dalla Fondazione Casa Lucca che attualmente ha sede al civico 180 dello Steccone: nella nuova collocazione infatti la mediazione troverebbe un ambiente non solo più decoroso, ma anche più adatto all’attività svolta. La proposta di variante che il Comune di Lucca ha fatto pervenire al Ministero è a costo invariato: togliendo infatti peso ad alcune realizzazioni come quella della piazza, si intende intervenire con i denari così recuperati a spalmare nel quartiere una serie di servizi volti alla socializzazione degli abitanti del quartiere stesso. Ora il Ministero delle Infrastrutture dovrà dare una sua risposta in merito alla variante. Se, come l’amministrazione comunale spera e ritiene, ci sarà un riscontro positivo, si potrà avviare la realizzazione dei progetti.
Il commento dell’onorevole Raffaella Mariani
“Un intervento importante a sostegno delle famiglie, per dare una risposta alla crescente emergenza abitativa: è arrivato oggi dal Comune di Lucca, a cui va il mio sincero plauso, con l’investimento compiuto insieme ad Erp per la realizzazione di 66 nuovi alloggi di edilizia pubblica, di cui 36 consegnati oggi ad altrettanti nuclei familiari”. Lo dice la deputata Pd Raffaella Mariani, presente alla cerimonia di consegna in programma questa mattina. “Quando i diversi livelli istituzionali si dimostrano capaci di unire le proprie forze e competenze, si raggiungono traguardi importanti come quello di oggi – prosegue la parlamentare – realizzando opere di qualità e cogliendo opportunità essenziali, con l’obiettivo di ridurre la tensione abitativa nelle aree maggiormente in difficoltà in un momento di gravissima crisi”. Un obiettivo, continua Mariani, “che potrà essere raggiunto anche investendo sul recupero e sulla ristrutturazione del patrimonio abitativo esistente: in questo senso, con una netta inversione di tendenza rispetto agli ultimi anni, il decreto Casa recentemente varato dal Governo e approvato dalla Camera prevede incentivi e detrazioni, oltre ad investimenti per oltre 300 milioni di euro, al coinvolgimento delle Regioni che potenzia le possibilità di intervento a fianco dei Comuni e ad importanti opportunità di nuovi progetti e soluzioni che mi auguro le nostre amministrazioni locali saranno in grado di cogliere”.
{youtube}KHfNTxa–bw{/youtube}