Graduatorie, precari della scuola si organizzano in comitato

di Roberto Salotti
Sono decisi a portare il loro caso ad ogni livello istituzionale, ben oltre le stanze del Comune o della Provincia di Lucca, fino a coinvolgere la Regione Toscana e, non da ultimo, ottenere un confronto con il ministro all’istruzione Stefania Giannini. La “guerra” degli insegnanti precari della Lucchesia sembra appena agli inizi: al centro della protesta l’assalto alle graduatorie scolastiche provinciali, in particolare a quelle per la scuola dell’infanzia e della primaria, da altre regioni (Leggi l’articolo). Una situazione doppiamente paradossale per i 140 precari che erano in graduatoria, visto che i nuovi arrivati hanno punteggi molto alti, sui quali gli insegnanti nutrono diversi dubbi. E’ per questo che è maturata l’intenzione di portare avanti la battaglia, costituendo probabilmente un comitato anche per avere un riconoscimento, di fronte all’opinione pubblica ma soprattutto di fronte alle istituzioni che vorranno essere attivate.
Intanto, un primo passo è già stato mosso in questo senso proprio oggi pomeriggio (10 giugno): una delegazione dei precari nella graduatoria della scuola dell’infanzia – in tutto quasi una ventina di persone – sono state ricevute dal vicesindaco e assessore all’istruzione Ilaria Vietina, che ha ascoltato le richieste di tutti, dando il proprio sostegno, dove possibile. In particolare l’assessore ha promesso un impegno nel contattare Stefania Giannini, per un eventuale incontro con i precari, ma serviranno proposte concrete da sottoporre all’attenzione del ministro.
Per questo un gruppo di insegnanti precari si è già rivolto ad un avvocato della Cisl e ha intenzione anche di coinvolgere le altre sigle, in particolare la Cgil, per capire quali sono le carte possibili da giocare, appena la graduatoria provvisoria sarà pubblicata sul sito dell’ufficio scolastico provinciale. L’idea, dopo aver creato un comitato e probabilmente anche una pagina facebook dove accogliere anche l’esperienza di altre realtà provinciali toscane, sarà appunto riferirsi agli altri uffici scolastici provinciali, per cercare di fare dell’unione una forza.
“Noi – spiega uno degli insegnanti precari lucchesi che oggi ha incontrato il vicesindaco Vietina – non siamo contro chi è disposto a lasciare la propria regione, pur di lavorare nell’insegnamento. Chiediamo però delle regole certe per tutti, perché non si creino in futuro le situazioni che ora siamo costretti ad affrontare”.
I dati ancora ufficiosi sui nuovi inserimenti in graduatoria sono piuttosto allarmanti e parlano di almeno 400 nuovi candidati per la scuola dell’infanzia, di altri 100 da altre province per la primarie e altrettanti per le scuole superiori. Nel primo caso, il numero è veramente clamoroso, visto che in graduatoria c’erano poco meno di 150 precari. Le indiscrezioni si sono diffuse con il passaparola su internet e hanno scatenato immediatamente la reazione dei precari lucchesi che la scorsa settimana si sono presentati all’ufficio scolastico provinciale per chiedere spiegazioni.
Ora l’arma che intendono utilizzare è quella di spulciare i fascicoli dei nuovi candidati per verificarne il possesso dei titoli dichiarati e quindi del loro punteggio. Potranno farlo, tuttavia – ed è previsto dalle normative – soltanto quando la graduatoria sarà pubblicata. I precari avranno solo tre giorni per sollevare dubbi su eventuali candidature e punteggi. Con la speranza di guadagnare qualche livello in graduatoria. “L’obiettivo che abbiamo – sottolineano i precari lucchesi – è quello di coinvolgere anche la Regione Toscana, capire se possano essere introdotti criteri di maggiore equità, anche per garantire quella continuità nell’insegnamento nelle scuole che prescrive lo stesso ministero dell’istruzione”.