Vivere Lucca anche di notte: “Movida, città penalizzata”

Vivere Lucca anche di notte, strali contro il regolamento sulla movida. E contro l’amministrazione comunale che lo ha inserito e previsto nell’ordinanza in vigore da giovedì (12 giugno): “Ci chiediamo quali siano le intenzioni dell’amministrazione comunale sul futuro di Lucca – dice il gruppo di cittadini – e se sia a conoscenza di ciò che veramente vogliono i cittadini. Eppure il sindaco Tambellini lo scorso dicembre aveva dichiarato di non volere una città dormitorio e della necessità di trovare un punto di incontro tra le varie esigenze. Punto d’incontro che, a parole, durante la presentazione del regolamento la scorsa settimana, ha anche dichiarato di aver raggiunto (“il regolamento è stato stilato con la decisiva collaborazione di cittadini e commercianti”), non specificando però chi siano stati i cittadini tenuti a collaborare allo stesso, né attraverso quale canale siano stati selezionati”.
“Questo nuovo regolamento restrittivo – commenta Vivere Lucca anche di notte – ci sembra di fatto andare contro gli interessi della città, che a nostro parere ha bisogno di una politica radicalmente diversa e di maggior apertura al mondo. Lucca ha bisogno di vivere anche nelle ore notturne, non si deve permettere che diventi un dormitorio assolutamente incapace di attrarre sia i cittadini che i turisti. La musica dal vivo, solo per fare un esempio tra i più eclatanti di quelli che vengono maggiormente danneggiati dal nuovo regolamento, andrebbe semmai incentivata, dando la possibilità ai gestori di organizzare con più facilità eventi musicali, ovviamente e sempre nel totale rispetto dei residenti e del resto del centro storico”.
“Ci teniamo a ribadire – chiude il gruppo di cittadino – l’assoluta convinzione che un centro storico vivo e vivace, d’estate come d’inverno, è un centro storico, non solo più attrattivo, ma anche più sicuro. Tutte queste restrizioni impediscono al locali di lavorare serenamente e recano danni al turismo che cerca sì la città d’arte, ma vuole anche una città attiva”.