Treni, i Comitati contro Rossi e Ceccarelli: “Negato il diritto alla mobilità”

I Comitati Pistoiesi e Lucchesi intendono tirare le somme riguardo alle risposte fornite dall’amministrazione regionale e dai gestori del servizio ferroviario Trenitalia e Rfi, in occasione degli incontri del 9 e 14 aprile 2014. A seguito della dura presa di posizione del presidente Rossi e dell’assessore Ceccarelli, che a dicembre 2013 si proclamavano paladini dei pendolari, i Comitati nutrivano la speranza di un incontro tecnico costruttivo per discutere disagi ed esigenze dell’utenza delle tratte Lucca-Firenze e Pistoia-Lucca-Pisa. Le richieste erano poche e semplici e consistenti nell’introduzione di poche fermate in più per colmare delle clamorose lacune nella fascia dei pendolari e nella modifica degli orari di un treno al mattino e uno al tardo pomeriggio per ricreare servizi per Pisa senza cambio a Lucca. Tali modifiche erano volte a migliorare il servizio incoraggiando anche l’utenza potenziale. “La realtà si è rivelata nettamente diversa – affermano i Comitati in una nota -. La riunione tecnica, promessa ad agosto 2013, convocata e rimandata per 6 volte, si è alla fine tenuta il 9 aprile 2014 con una serie di risposte negative inappellabili, fornite dai gestori contro le esigenze reali dell’utenza. I rifiuti sono stati disarmanti e le motivazioni addotte poco convincenti, non verificabili o animate da scelte di fondo che privilegiano in modo indiscriminato e non giustificato certa utenza a discapito di altra. Nell’incontro successivo (14 aprile), al dibattito è stato riservato un tempo brevissimo: gestori e amministrazione hanno fornito risposte insoddisfacenti, sbrigative e in qualche caso per nulla pertinenti, senza alcuna possibilità di replica. Il prossimo cambiamento di orario è previsto per dicembre 2014. I Comitati chiedono con forza all’assessore Ceccarelli e all’amministrazione regionale un serio ripensamento di questa politica lesiva del diritto alla mobilità di una parte consistente dell’utenza ferroviaria toscana e un impegno e una volontà concreti per una ridiscussione delle proposte che tenga conto della loro effettiva realizzabilità nel contesto di un’analisi globale dell’orario e dei reali flussi dell’utenza.