Giunta, Tambellini si tiene cultura e rinvia nomina Giglio

Giunta Tambellini, il riassesto è alle porte. Ormai definito, come anticipato su Lucca in Diretta (Leggi l’articolo) il contenuto delle novità, che verranno presentate ufficialmente sabato dal primo cittadino, si sono sciolti nelle ultime ore anche gli ultimi nodi. Ormai confermato che la delega al turismo toccherà al responsabile delle attività produttive, Giovanni Lemucchi (Lucca Civica), restava sostanzialmente da assegnare la responsabilità della cultura, dopo l’addio annunciato dell’attuale assessore Alda Fratello.
Dopo alcune titubanze Tambellini ha deciso di tenere per sé tale delega e non solo per mancanza di alternative, ma anche perché questo comporta un’attenzione particolare su una delle questioni più importanti nell’agenda dell’amministrazione, quella del teatro del Giglio. Dopo le dimissioni in blocco dell’intero cda, prima della decadenza da statuto per il secondo bilancio consecutivo chiuso in perdita, infatti, la partita è quella della nomina del nuovo amministratore unico. Nomina che, a differenza di quanti trapelato in un primo momento, non sarà contestuale a quella dell’annuncio del nuovo assetto della squadra di governo del territorio. Tambellini, infatti, ha deciso di prendersi qualche settimana in più per individuare una figura che, a questo punto è certo, avrà un incarico pro tempore, al massimo di un anno, per creare le condizioni per il cambiamento dell’assetto giuridico dell’attuale azienda speciale del Comune. L’intenzione, emulando quanto già accaduto in diverse realtà culturali a livello nazionale, sarebe quella di trasformarla in una fondazione, con l’apporto di enti diversi e anche dei privati. Per questo il “traghettatore” dovrà essere un soggetto in grado di convogliare verso questo obiettivo diverse forze della città, ma anche un personaggio equidistante dalle diverse “spinte”, culturali e non solo, provenienti da diversi ambienti cittadini. Operazione, questa, per cui il sindaco pare non avere particolare fretta anche perché, lo ha ribadito in più occasioni, l’attività del teatro è comunque garantita, per l’ordinaria amministrazione, dal cda dimissionario e per la parte artistica, dal direttore Aldo Tarabella.
Enrico Pace