
Soddisfatto anche il comitato Lucca Est per il sopralluogo alle zone esterne del S. Luca con l’azienda Usl 2 (Leggi l’articolo). Concordato già con D’Urso, il giro intorno alla struttura ospedaliera è stato poi confermato e definito da Polimeni ed è stato l’occasione per verificare insieme ai cittadini gli interventi migliorativi necessari. “Abbiamo visitato le vasche di laminazione – spiega Giuseppe di Vito del comitato –, nate anche per far fronte ai problemi di allagamento della zone, e Nolledi ci ha spiegato come funzionano le valvole che permettono all’acqua dell’ospedale di defluire nel canale di soccorso. Anche l’isola ecologica ha già subito interventi migliorativi per quanto riguarda ammassamento rifiuti, rispetto delle regole per i rifiuti speciali e localizzazione dei cassonetti. Credo che piano piano le cose andranno per il meglio”. L’unica criticità forte, e a quanto sembra insolubile, rimane l’eliporto.
“Non partirà perché non ci sono i presupposti – prosegue Di Vito -, 38 metri di altezza dalle abitazioni infatti non possono bastare. Credo tuttavia che l’elisuperficie sarà una patata bollente che si passeranno dall’uno a l’altro, scaricando competenze e responsabilità. La soluzione comunque c’è, ed è il mantenimento della situazione attuale: di notte l’atterraggio a Capannori, di giorno sotto gli spalti delle mura”. Comitato e azienda hanno poi visionato alcune criticità lasciate dai costruttori, come i punti in cui la fossa è stata interrotta laddove invece avrebbe dovuto proseguire. “Si tratta di piccole criticità che tuttavia vanno adeguate prima che degenerino – dice Di Vito – . L’azienda ha mostrato la massima disponibilità all’ascolto e rispetto, per questo siamo soddisfatti. Molte cose però non dipendono dall’Usl ma dalla ditta che se ne occupa secondo il project financing. Del resto è questo quello che comporta il sistema degli appalti e dei subappalti”.