Un paese in guerra per la fontana che non c’è più – Foto

13 giugno 2014 | 15:22
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Un paese in guerra per la fontana che non c’è più – Foto
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Un paese in guerra per la fontana che non c’è più – Foto
Un paese in guerra per la fontana che non c’è più – Foto
Un paese in guerra per la fontana che non c’è più – Foto
Un paese in guerra per la fontana che non c’è più – Foto

Dove c’era la fontana, ora c’è il cemento. Forse non è il caso di scomodare Celentano, facendo il verso ad una sua famosa canzone. Certo che la similitudine è calzante: è proprio quello che è successo a San Michele di Moriano. L’unica fonte di acqua è stata rimossa e ha lasciato il posto ad una gettata di calce. Impossibile alzare le spalle per gli abitanti del paese, che se ne fanno un vero cruccio. E anzi sono in guerra perché ritengono di essere stati privati, dal giorno alla notte, di un importante servizio pubblico. Acqua (gratis) che serviva a dissetare gli abitanti del posto, in gran parte contadini. L’unico ristoro dall’afa di tante calde estati che da qualche settimana è soltanto un ricordo. 

“Siamo molto arrabbiati – spiega un abitante del posto, Lelio Rugani – perché è assurdo che ci venga tolta la fontana pubblica. E poi all’improvviso, senza nemmeno informarci. Questa è una zona a vocazione agricola – prosegue -: era utilizzata da molti contadini, che riempivano qui la bottiglia da portarsi nel campo. Sfidiamo chiunque – rincara la dose Rugani – a dirci che questo era un costo insostenibile per l’amministrazione comunale. Siamo stati privati di un bene pubblico: tra l’altro questa è l’ultima fontana del Morianese, l’acqua arrivava da Brancoli, una delle più buone della Lucchesia”.
Ma quella di San Michele di Moriano non è una battaglia di campanile. Alle proteste degli abitanti, infatti, si aggiungono anche quelle di tanti ciclisti, che ormai erano abituati a sostare lungo la via di Mammoli e riempire le borracce d’acqua per continuare la corsa. Molti di loro, con un certo stupore, si sono resi conto che la fontana dell’acqua non esisteva più. E’ stata rimossa in fretta e furia, ma è rimasto un tubo sporgente a ricordare che sì, lì l’acqua scorreva. E ora i residenti ne fanno anche una questione di principio e ne approfittano anche per chiedere all’amministrazione comunale interventi contro il degrado. “La fontana era un punto fermo per tanti ciclisti che passano da questa zona – racconta Rugani insieme ad altri abitanti del paese -: ora devono farne a meno, ma molti che arrivano qui con la speranza di trovare dell’acqua si trovano invece di fronte il nulla. Anzi il cemento. Con lavori fatti a metà, oltretutto. Davanti a quella che era la fontana del paese c’è un monumento che versa nel più completo degrado, sommerso dall’erba alta. Al di sotto, invece di cura e decoro, ci sono stracci e sporcizia. E nessuno fa nulla. Si dovrebbe pensare a questo, piuttosto che a privare i cittadini di un servizio indispensabile”.
FOTO – La fontana che non c’è più

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