Navette, a settembre scattano tagli. Sindacati in guerra

Sarà un’estate non calda ma rovente per il trasporto pubblico locale. Lo sarà soprattutto dopo l’incontro di stamani (17 giugno) in Comune dove ai sindacati è stata annunciata la necessità di altri tagli al servizio urbano. Tagli che dovrebbero scattare già dal prossimo settembre in modo da operare una riduzione complessiva del chilometraggio annuale percorso dai mezzi. Per ora, nulla di più preciso, se non l’ipotesi di qualche ritocco alle corse e alle percorrenze. Il sindaco Alessandro Tambellini e l’assessore al Tpl, Francesca Pierotti, hanno ricevuto una delegazione di sindacati e rappresentanti dei lavoratori di Ctt Nord, già alle prese da alcuni mesi con riduzioni dello stipendio e disagi creati dalla nuova gestione. E dopo essere scesi la scorsa settimana in piazza, con un corteo fino alla sede del Comune (Articolo e foto), ora gli autisti si preparano al peggio. “E’ stata una vera doccia fredda per noi – commenta Leonardo Andreozzi, della Cgil -: ora che attendiamo delle risposte precise dagli enti, il Comune ci viene a dire che dovrà operare altri tagli: stavolta qualcuno andrà davvero a casa, perché ferie e permessi sono stati esauriti da tutti i lavoratori”.
Prefigurano insomma uno scenario tragico i sindacalisti che si sono confrontati con il sindaco e l’assessore. L’amministrazione, dal canto suo, ha spiegato che dovrà “razionalizzare le spese”, per esigenze di bilancio, ricordando tuttavia l’impegno economico degli ultimi anni, con cifre stanziate a bilancio che variano tra i 2milioni e 800mila euro e i 3milioni e 400mila euro circa.
Il rischio è che ora si debba di nuovo rimettere mano a corse, linee e percorrenze. E’ quello di cui sono convinti i sindacati, anche se il piano del Comune è solo all’inizio e non ci sono per ora ipotesi precise. “Non capiamo francamente – sottolinea ancora Andreozzi della Cgil – perché a Lucca non si possano fare investimenti in un sistema di trasporto pubblico locale che funzioni davvero, come avviene in altre città della Toscana e che fanno parte ugualmente di Ctt Nord. Il rischio di esuberi adesso è più che concreto e l’unica possibilità per alcuni degli autisti lucchesi che rischiano il posto è il trasferimento fuori sede all’Elba, a Rosignano o a Livorno dove invece sono disponibili, a quanto pare, alcuni posti per autisti. Ma i lavoratori del servizio urbano di Lucca risiedono tutti in zona. Vogliamo evitare che siano penalizzati se non addirittura mandati a casa”.
“Non abbiamo nascosto ai sindacati – spiega al riguardo l’assessore Pierotti – le difficoltà che il Comune si trova a dovere affrontare, con la necessità di risparmiare sulla maggior parte dei capitoli di spesa iscritti a bilancio. Per il trasporto pubblico, consapevoli della centralità del servizio reso ai cittadini e in attesa della gara regionale, abbiamo previsto una riorganizzazione del trasporto pubblico, con la realizzazione di tre line Lam che, una volta a regime, consentiranno ai cittadini di muoversi rapidamente intorno alla città, con possibilità di interscambio con il treno, il suburbano e l’extraurbano. Questo nuovo sistema di trasporto pubblico, attuato con successo anche in altre città toscane, ci permetterà di dare un servizio di qualità agli utenti, producendo al contempo un risparmio nei chilometri percorsi annualmente”. Sulla vetustà dei bus utilizzati per la nuova Lam, l’amministrazione comunale, rimarcando il fatto che la prima linea ad alta mobilità è partita in concomitanza con l’apertura del San Luca proprio per assicurare collegamenti rapidi con l’ospedale, è tornata a chiedere all’azienda Ctt nord di inserire al più presto nel parco auto nuovi mezzi da destinare proprio in via prioritaria alla nuova linea e ha invitato i rappresentanti dei lavoratori a tenere distinte le rivendicazioni sindacali rispetto all’erogazione del servizio ai cittadini.
Intanto, i lavoratori che si sono rivolti ai legali del sindacato stanno per far partire i ricorsi al giudice del lavoro, per vedere riconosciuta la propria remunerazione, riportando ai livelli precedenti al nuovo contratto adottato da Ctt Nord nel marzo scorso. L’obiettivo è anche quello di reintrodurre il contratto integrativo precedente. Ma si annuncia su entrambe le questioni un braccio di ferro: sta per partire infatti la seconda fase della vertenza in prefettura a Pisa.
FOTO – L’incontro con i sindacati in Comune