Al S. Luca cresce il reparto di Chirurgia grazie ai robot

Continua a crescere la Chirurgia dell’Ospedale di Lucca, struttura che riveste un’importanza strategica e che ha un forte impatto sulla popolazione. “I dati d’attività, validati anche da pubblicazioni su riviste scientifiche internazionali di riferimento – evidenzia Andrea Carobbi, direttore della Chirurgia Generale di Lucca – confermano questa tendenza. Con l’apertura del nuovo ospedale e con il consolidamento dei percorsi interni, nei prossimi mesi, si registrerà sicuramente un ulteriore miglioramento. Avere a disposizione sale operatorie e macchinari nuovi e tecnologicamente avanzati ci consentirà infatti di offrire servizi sempre più adeguati alle esigenze della cittadinanza, che nel San Luca può contare anche su un comfort nettamente superiore nelle stanze di degenza. Tutto ciò consente di essere perfettamente allineati alle linee guida internazionali, basate esclusivamente sull’evidenza, che vengono seguite nei migliori centri di cura del mondo”. Una novità dell’ultimo periodo è legata alla Chirurgia Robotica. Il dottor Carobbi ha infatti iniziato da due mesi ad utilizzare il robot per l’effettuazione di interventi particolarmente complessi su pazienti lucchesi ricoverati nel Nuovo Ospedale. Per l’effettuazione di tali procedure il paziente viene sottoposto all’intervento dal dottor Carobbi nel Centro di Chirurgia Robotica di Cisanello a Pisa e quindi ricondotto a completare la degenza post-operatoria al San Luca. Già alcuni pazienti sono stati sottoposti a resezioni di tumore con questa modalità e con successo. A Lucca intanto hanno trovato un sempre maggiore sviluppo le tecnologie mini-invasive, che trovano applicazione anche nel trattamento di patologie più complesse in tutti i settori della Chirurgia, come quello dei tumori, così come quello vascolare o dei trapianti.
“Nel nostro reparto – prosegue Carobbi – tali tecniche vengono applicate anche per l’esecuzione di interventi complessi come l’asportazione di tumori dell’esofago, del stomaco, del fegato e del pancreas. Il progredire degli studi internazionali valida infatti la loro applicazione per un numero sempre crescente di patologie tumorali, riscontrando, oltre ai noti vantaggi di comfort, quelli legati alla maggiore precisione nell’esecuzione, con uguali e spesso migliori risultati rispetto alla chirurgia tradizionale anche in termini di guarigione e quindi di sopravvivenza. Per il raggiungimento di tali importanti obiettivi ho ritenuto e ritengo sia fondamentale la costituzione di un team compatto di collaboratori e per questo dedico particolare attenzione alla formazione. Intanto la crescita della Chirurgia di Lucca viene confermata anche dagli ultimi dati del Rapporto MeS del S. Anna di Pisa e quelli di carattere nazionale. La costante attenzione verso il miglioramento dei processi si è tradotto in questi ultimi anni in un risultato molto positivo per l’appropriatezza chirurgica e sono presenti alcune best practice regionali. Molto buona anche la valutazione sugli esiti degli interventi, un dato di sintesi che riguarda le cure ricevute dai cittadini in ospedale e che ha particolare rilevanza. Tra l’altro il volume globale delle prestazioni erogate dalla struttura di Chirurgia Generale di Lucca sta progressivamente aumentando e si è assistito ad una riconversione virtuosa da regime ordinario a quello di day surgery e da quello di day surgery a chirurgia ambulatoriale, grazie anche all’introduzione delle nuove tecnologie. Per quanto riguarda l’efficacia, come detto, Lucca è una delle maggiori utilizzatrici delle nuove tecnologie mininvasive, risultando ad esempio – secondo il rapporto dell’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari, reso noto dal Ministero della Salute – la migliore realtà della Toscana e la settima in Italia per l’approccio laparoscopico alle colecistectomie; inoltre i “pesi” (indice di complessità) degli interventi per tumori maligni sono in costante aumento. Sul versante dell’efficienza sono da segnalare i buoni dati sulla degenza media generale e soprattutto su quella pre-operatoria e la buona capacità di riorganizzazione delle attività di chirurgia ambulatoriale. Per quanto concerne gli esiti, secondo gli ultimi rapporti dell’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari, nella Chirurgia Generale dell’ospedale di Lucca si registra un tasso di mortalità post-operatoria tra i più bassi d’Italia. Un altro aspetto fondamentale è quello della sicurezza – conclude Carobbi -, visto che negli ultimi anni sono state riviste le procedure interne introducendo ad esempio importanti innovazioni per la corretta profilassi in sala operatoria e per la valutazione dell’operando”.