Lucca per tre giorni capitale dei pellegrini della Francigena

20 giugno 2014 | 12:36
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Lucca per tre giorni capitale dei pellegrini della Francigena
Lucca per tre giorni capitale dei pellegrini della Francigena
Lucca per tre giorni capitale dei pellegrini della Francigena
Lucca per tre giorni capitale dei pellegrini della Francigena
Lucca per tre giorni capitale dei pellegrini della Francigena
Lucca per tre giorni capitale dei pellegrini della Francigena

Per tre giorni Lucca diventa la capitale dei pellegrini della via Francigena, in un weekend in cui la Regione Toscana ha scelto la città delle mura per presentare la chiusura del progetto di recupero della via Francigena. L’occasione ideale, almeno per gli amministratori fiorentini, per l’inaugurazione del restauro di Casa del Boia ed ex canile municipale, i due manufatti restaurati grazie all’intervento della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca. Sarà questo il clou delle tre giornate in cui si intersercano eventi ed appuntamenti.
La Francigena a Lucca: sviluppo e prospettive di un turismo sostenibile, incontro con gli operatori del settore per lo sviluppo di una micro-economia. È questo l’evento centrale della seconda giornata di Lucca Ospitale, la manifestazione dedicata a chi sceglie di percorrere uno degli itinerari della via Francigena toscana e vuole fermarsi nella città delle cento chiese.
Dopo l’arrivo dei pellegrini nella mattinata di oggi il programma di domani (21 giugno prevede infatti, al mattino, la scoperta delle 15 tappe della via Francigena toscana, racchiuse in un percorso simulato che partirà alle 9,30 dal Castello San Donato e terminerà alle 12 alla ex Casa del Boia. Alle 13,30 il pranzo sarà offerto in piazza San Francesco dal comitato San Francesco. Alle 16 alla biblioteca Agorà il convegno aperto a tutti La Francigena a Lucca: sviluppo e prospettive di un turismo sostenibile, incontro con gli operatori del settore per lo sviluppo di una micro-economia, che vedrà la partecipazione del vicesindaco Ilaria Vietina, del presidente dell’associazione europea Vie Francigene Massimo Tedeschi, e di monsignor Michelangelo Giannotti.

Le foto dei pellegrini

Intanto, stamani a partire dalle 12,30 i pellegrini sono arrivati nel loggiato di Palazzo Pretorio, dove il comitato cittadino di San Paolino aveva preparato un rinfresco, e dove sono stati accolti dall’assessore al turismo del Comune di Lucca Giovanni Lemucchi. La tre giorni si conclude domenica (22 giugno) alle 21 sulle note del concerto per coro e orchestra I maestri della Cappella Musicale di Santa Cecilia della Cattedrale di Lucca tra il 1800 e il 1900 organizzato dalla 51esima Sagra Musicale Lucchese. Diretti dal maestro Luca Bacci, la cappella musicale di Santa Cecilia della cattedrale di Lucca e l’orchestra da camera Luigi Boccherini saluteranno con la loro performance i pellegrini in partenza nella splendida cornice della chiesa di San Michele.
Per ulteriori informazioni, per offrire o richiedere ospitalità: 339.4830840; Facebook: Lucca Ospitale; luccaospitale@gmail.com.

La Regione: raggiunto l’obiettivo di legislatura
L’obiettivo di legislatura su cui si è impegnato personalmente il presidente Enrico Rossi viene centrato con mesi di anticipo e sarà celebrato domani a Lucca, nel corso di una cerimonia a cui parteciperà tra gli altri il ministro dei beni culturali Dario Franceschini. “Fu Romano Prodi a suggerirmi questo progetto – ricorda il presidente Rossi – quando andai a trovarlo all’inizio della legislatura. Rilancia la Francigena, mi disse, e da allora ci siamo messi a lavoro”.
Un grande lavoro: 370 chilometri (dal passo della Cisa ad Acquapendente) attrezzati, segnalati e in sicurezza da percorrere a piedi, in bicicletta e presto anche a cavallo. Un investimento regionale di 16 milioni di euro sulle 15 tappe di un percorso che rappresenta il 20 per cento del tratto europeo e il 40 per cento di quello italiano, 200 interventi per la messa in sicurezza, 16 strutture di ospitalità finanziate, altre 44 di ospitalità ecclesiastica e 1200 strutture ricettive presenti nel raggio di un chilometro, 200 interventi di animazione nel 2014. Questi interventi e le compagne di comunicazione previste dalla Regione sono destinati ad aumentare il già consistente numero di frequentatori: solo nel 2013 si sono contati circa 100mila pellegrini. Dal 2011 ad oggi il trend è in ascesa costante, con una media di oltre il 20% di pellegrini in più ogni anno.
Quello della via Francigena è un progetto che vuole tornare a unire l’anima europea, come quando nacque, nello spirito di un pellegrinaggio carico di religiosità affrontato dall’arcivescovo Sigerico da Canterbury alla sede del seggio papale di Roma. Lega infatti quattordici regioni dall’Inghilterra alla Francia, dalla Svizzera all’Italia attraverso un percorso di circa 1800 chilometri. Nato 24 anni fa, il progetto ha trovato il momento del suo rilancio cinque anni fa,  come afferma l’associazione europea Vie Francigene, quando la Regione Toscana, divenendone capofila, ne ha assunto il coordinamento e l’ha proposto come obiettivo di legislatura e come risposta alle nuove domande poste dal turismo.
Sostenibilità e identità riaffermate rispetto alla storia, alla cultura e ai paesaggi per richiamare a conoscere i territori nella loro completezza, attraverso un recupero del tempo e del proprio sentire:  sono le carte vincenti della proposta della Via Francigena, ma anche quelle che continuano ad attrarre in Toscana il turista, il viaggiatore, in cerca oggi sempre più di motivazioni, non solo di destinazioni. Il recupero della Francigena va esattamente in questa direzione, e crea le condizioni della realizzazione di un sogno, insieme culturale, spirituale, identitario, legato al paesaggio.
E’ una idea  che guarda al futuro e ai giovani. Insieme a questa Toscana meno frequentata, ma non meno nobile delle città d’arte, può essere consegnato ai giovani europei, italiani, toscani, un comune capitale per il futuro, un corridoio leggero, capace di offrire loro spazi dove inventarsi ricerche innovative, fare attività culturali, insediare nuovi modi di fare impresa e far crescere una idea di diversa di sviluppo. La Francigena si presenta come una infrastruttura leggera che ha messo tutti d’accordo: una autentica Via della pace, che può diventare di ispirazione ad un intero progetto di mobilità a piedi nelle nostre città, per consolidare  la Toscana come regione del camminare e del viaggiare lento.
Da una rilevazione condotta sui social network è possibile, soprattutto a partire dal 2012, notare come della Francigena si parli in termini positivi. Chi l’ha percorsa sottolinea l’emozione del cammino, la bellezza dei paesaggi, il fascino delle vestigia medievali e dei borghi che si incontrano lungo la strada. Una pecca rilevata, ma sulla quale si sta intervenendo, è il basso numero delle strutture ricettive a poco prezzo. In sintesi emerge che la Francigena è un brand molto ben posizionato in Italia ma ancora non troppo conosciuto all’estero. Tra le parole di apprezzamento sui social spiccano i musei, la strada stessa, il cibo, l’arte, i trasporti pubblici oltre, naturalmente, al clima.

Gli investimenti sul percorso
Gli investimenti realizzati in questi anni grazie agli investimenti della Regione Toscana consentono di percorrere in sicurezza tutto il tratto toscano della via Francigena. Il percorso è oggi completamente coperto dalla cartellonistica specifica di segnaletica stradale e del percorso escursionistico. Sono stati installati circa 1000 cippi, come antiche pietre miliari, e 2000 frecce indicatrici. Circa 400 cartelli stradali indicano gli accessi alla Francigena, 96 pannelli esplicativi del tracciato e dei luoghi sono collocati lungo le tappe e nei punti più significativi del percorso. E’ stato completato anche il sistema di guadi, passerelle e ponti – oltre 20 – che consentono al viaggiatore di camminare senza soluzione di continuità nei sentieri che per oltre trecento chilometri si situano in alternativa alla viabilità stradale. Restano poco meno di cento chilometri di percorsi a bassissima percorrenza veicolare, che godono comunque di apposita segnaletica di sicurezza per i viaggiatori a piedi.

Le strutture sulla Francigena
Sono circa 1.200 le strutture ricettive che si trovano entro un raggio di 1 chilometro ai due lati del tratto toscano della Via Francigena. Si tratta di 500 alberghi, quasi 400 bed & breakfast, 200 agriturismi e altre 100 strutture di altre genere come ostelli o foresterie. Tra queste spiccano le 44 strutture ecclesiastiche che, da Pontremoli a San Casciano dei bagni, offrono ai pellegrini ospitalità gratuita salvo libere offerte da parte dei viandanti.
Si comincia, a nord, con le 10 che si trovano nel comune di Pontremoli, 1 in quello di Filattiera, 3 a Villafranca, 2 a Licciana nardi, 4 ad Aulla, 2 a Sarzana e altrettante a Massa, 1 ciascuna a Pietrasanta, Valpromaro, S. Miniato alto, S. Miniato basso, Gambassi terme, Colle Val d’Elsa e poi 2 a San Gimignano, 3 ciascuna a Monteggioni e Siena, 1 a Buonconvento e Montalcino, 2 a S. Quirico d’Orcia, 1 a Radicofani per finire con quella più a sud, quasi al confine con il Lazio, a San Casciano dei Bagni. Per l’elenco completo, gli indirizzi e i recapiti telefonici è possibile collegarsi al sito internetad hoc.
A queste strutture a costo zero per i pellegrini, la Regione Toscana si appresta ad aggiungerne altre 16 nelle quali la tariffa di pernottamento sarà contenuta, cioè di circa 10 euro a notte. La più prestigiosa è certamente l’ex ospedale di Santa Maria della Scala, situato nel centro storico di Siena, proprio davanti al Duomo. La maggior parte sarà disponibile nel 2015. L’investimento totale per recuperarle e allestirle è di 4 milioni di euro.
Anche la lucchese Casa del Boia, destinata a ospitare un centro promozionale multimediale, è stata ristrutturata, con un contributo di 5 milioni da parte dell’Ente Cassa di Risparmio di Lucca e con 900 mila euro di Regione Toscana. Entro due mesi, sull’intero percorso toscano della Francigena saranno installati 57 accessi wi-fi: ciascun accesso sarà in grado di creare una bolla wi-fi a cui pellegrini e viandanti, con i loro dispositivi, potranno collegarsi per accedere a internet e per ottenere informazioni georeferenziate sulla località, e sui dintorni, da cui il collegamento è effettuato. Il progetto è finanziato dalla Regione Toscana e si completerà quando, in sede locale, saranno firmate le singole convenzioni fra Regione e Comuni: ciascuno di questi ultimi potrà, in seguito, personalizzare le informazioni dal portale generale. Dopo due anni dalla piena attivazione del progetto, Regione Toscana cederà gli apparati ai Comuni, in comodato gratuito.

Rossi: “La Francigena sentiero di nuovo sviluppo”
“Questo non è un evento, ma un inizio. Infatti possiamo ben dire che oggi inizia la via Francigena toscana”. Così si è espresso oggi il presidente della Regione Enrico Rossi sull’inaugurazione del tracciato dell’antico pellegrinaggio, completamente messo in sicurezza. “Questa è una delle cose più importanti che abbiamo realizzato nel corso della legislatura – ha proseguito Rossi –  Segnerà il futuro della regione e porrà la Toscana al centro dell’Europa. Questo cammino interesserà chiunque senta bisogno di viaggiare maniera diversa rispetto ai ritmi forsennati della nostra vita, chi vorrà andare alla scoperta del territorio e di località meno note ma non meno belle, chi desidera soddisfare un bisogno di spiritualità e di ricerca di se stesso”.
“Penso anche che questa via possa essere il sentiero di uno sviluppo nuovo per il futuro, di crescita e di incontro. Sarà bello dare ospitalità a giovani europei che vogliono venire su questa strada, magari anche fermarsi per qualche tempo, lavorare, fare ricerche, ideare start up. Da parte nostra continueremo a impegnarci per migliorare il percorso e l’ospitalità e per investire nelle strutture pubbliche da destinare ai giovani che vorranno fermarsi. Poi saranno i pellegrini, sempre più numerosi – ha concluso il presidente – a fare la Francigena”.

L’assessore Sara Nocentini: “Qui il passato incontra il futuro”
“Un grande investimento della Regione per riscoprire un pezzo di storia di questa terra, la Via Francigena, che ci consente facendo un passo nel passato di compierne uno verso il futuro; quello del turismo innanzitutto che sembra privilegiare la lentezza, la capacità di gustare le esperienze. Un turismo perfettamente congeniale allo spirito della Via Francigena e anche alla nostra tradizione e alla nostra cultura”. Queste le parole dell’assessora regionale alla cultura e al turismo Sara Nocentini. “Siamo i primi ad aver completato questo lavoro, un impegno di legislatura assunto quasi cinque anni dal presidente Rossi – ha aggiunto l’assessora Nocentini -. Per noi una tappa importante, e d’ora in poi lavoreremo per farne davvero un percorso condiviso insieme agli enti locali che si sono impegnati e da cui aspettiamo, pronti a riceverli, suggerimenti e proposte. A ottobre è poi previsto un incontro con le regioni italiane attraversate dalla Francigena per farne motivo comune di sviluppo, poi con gli altri partner europei sempre con la collaborazione dell’Associazione europea vie francigene”.

Un gadget per i pellegrini
Un gadget particolare, quello che domani (21 giugno) sarà distribuito in 300 copie a chi parteciperà alla giornata lucchese in onore della Francigena: una moneta battuta per l’occasione in diretta su un calco, attraverso cui si intende proporre un immaginario rinvio alle tante monete, in questo caso autentiche, ritrovate nel tempo in occasione dei lavori sugli antichi tracciati della via verso piazza San Pietro. Le monete 2014, in lega leggera, ricorderanno quelle d’epoca scambiate nel corso dei secoli anche nel tratto toscano della Francigena fra pellegrini e ristoratori, viandanti e mercanti, gente di fede e gente d’avventura.

Ambasciatori di lentezza
Sono 7 i ragazzi, in arrivo da varie province toscane, che nel sabato lucchese potranno vantarsi dell’ appellativo di ambasciatori della via Francigenaconquistato grazie a una sinergia, voluta dalla Regione, fra due progetti distinti e convergenti: il Ragazzinsieme (sugli stili di vita) e il Francigena Toscana. La sinergia è stata preparata con una dozzina di adolescenti toscani per favorire il movimento come stile di vita salutare e per far rivivere storia e cultura, agricoltura e valori lungo l’antica via di pellegrinaggio. 
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