
La via Francigena con lo stesso appeal del Camino di Santiago. E Lucca come centro vitale di accoglienza e simbolo, attraverso il recupero della ex casa del boia e dell’ex canile municipale, di un percorso culturale riscoperto e ritrovato e che ora è ancora tutto da valorizzare.
E’ stata una lunga festa, partita alle 9,30 di mattina dal Castello di Porta San Donato e terminata con la prima apertura dell’ex casa del boia, restaurata e riportata a nuova vita grazie all’intervento (non solo economico ma anche con la direzione dei lavori) della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e la consegna, quella che stamattina ha portato in città il ministro dei beni culturali e del turismo Dario Franceschini, il presidente della Regione Enrico Rossi con il suo assessore alla cultura Sara Nocentini, l’europarlamentare Silvia Costa, il presidente dell’associazione europea della Via Francigena, Massimo Tedeschi, il rappresentante del Consiglio d’Europa, Alberto D’Alessandro. Tutti, oltre a compiere il cammino simbolico che ha ripercorso le quindici tappe della via Francigena, hanno poi partecipato al momento finale all’interno del gran salone al pian terreno dell’ex casa del Boia, un nuovo contenitore per la città che, così come l’ex canile, prenderà vita concreta il prossimo 12 luglio con l’inaugurazione ufficiale.
A fare da padroni di casa il sindaco, Alessandro Tambellini, il presidente della Provincia, Stefano Baccelli e il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, Arturo Lattanzi, che hanno accolto tutti i sindaci e i rappresentanti istituzionali dei Comuni che si trovano lungo il cammino della Francigena, Luca Menesini per Capannori, Maurizio Marchetti per Altopascio, Vittorio Fantozzi per Montecarlo e Alberto Baccini per Porcari in testa.
Tutti d’accordo sul fatto che l’impegno congiunto di ministero, Regione, enti locali e fondazione, nello specifico, possa rappresentare davvero un momento significativo per la promozione anche turistica della città. Di un turismo diverso, improntato sulla lentezza e sulla spiritualità, ma che ha ugualmente bisogni di accoglienza e ospitalità. Da una città che già in questi giorni, grazie al progetto Lucca Ospitale, ha dimostrato di saperla dare.
Il ministro Dario Franceschini: “Potenzialità enormi per la via Francigena”
Dario Franceschini, ministro dei beni culturali e del turismo prima di entrare nel vivo della tavola rotonda scherza con il presidente della Provincia Stefano Baccelli, chiedendo quali siano stati gli interventi sui beni recuperati che non siano provenienti dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca. Poi si diletta a fare fotografie da postare sui social network (“Ora – dice – se non metti le foto su Instagram è come se non esistessi”).
Poi, dopo aver fatto il paragone fra Lucca e la “sua” Ferrara, parla del valore culturale della conservazione dei beni culturali che deve essere affiancata dalla loro valorizzazione. In questo senso il decreto legge cultura, in via di approvazione contiene delle previsioni proprio per la valorizzazione e il recupro dei beni demaniali: “Abbiamo previsto una spinta e un aiuto per cooperative e imprese giovanili che recuperino edifici di questo tipo. E sarebbe importante se questa valorizzazione avvenisse proprio sui nostri cammini. Ogni cammino, infatti, ha una potenzialità pari a quella di Santiago di Compostela e noi ci crediamo fortemente”. L’altro elemento che tiene a sottolineare il ministroo è quella della previsione di una conferenza di servizi in qualche modo “obbligatorio” convocata dal ministro, per mettere assieme gli enti che non riescono a trovare un accordo su alcuni casi importanti di tutela e valorizzazione dei beni culturali del nostro paese.
Il sindaco Tambellini: “Il pellegrinaggio è un simbolo dell’identità europea”
Alessandro Tambellini, sindaco di Lucca, è soddisfatto della mattinata che ha messo Lucca al centro dell’agenda della Regione Toscana, ma anche per il recupero di due beni che, grazie alla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, sono rientrati a disposizione della città nel suo complesso: “Il pellegrinaggio – ha ricordato il sindaco – ha costituito da sempre uno degli elementi base dell’identità europea. E’ fondamentale riprendere, a nostro parere, il senso della cultura e dell’identità. Lucca, come altre città, è tappa fondamentale di questo percorso, che è importante per il suo valore spirituale. Il lato turistico e di promozione, semmai, viene di conseguenza”. In questo senso il sindaco è disposto a supportare il progetto del teatro del Giglio e della federazione lucchese delle associazioni musicali Lucca ospitale: “In questi giorni – dice – i pellegrini sono stati accolti dalle nostre famiglie. E’ un segnale del fatto che le mura sono da scavalcare e rappresentano un abbraccio verso le altre realtà ed il resto del mondo e non una struttura che si chiude al dialogo e al confronto. Oggi, in questo senso, scriviamo a Lucca una pagina importante”.
Massimo Tedeschi (Ass.Europea vie Francigene): “Un percorso dal grande potenziale”
Il presidente dell’associazione europea delle vie Francigene snocciola un po’ di dati: “Si parla, per quanto riguarda il cammino – dice – di circa 100mila pernottamenti in Regione. Un numero che a livello nazionale si raddoppia. Sono, in sostanza, gli stessi numeri di 5 anni fa di Santiago De Compostela. Ora si è innescato questo percorso che, in ottica di medio lungo periodo potrebbe rappresentare un lancio per le micro e le piccole imprese. E sarebbe bello se giovani si impegnassero per fornire beni e servizi a camminatori, pellegrini e turisti per far crescere questa struttura e stimolarne lo sviluppo. Così come se nascesse una associazione degli amici della Via Francigena, per accompagnare coloro che intraprendono il viaggio, che sono alla ricerca di conoscenza, fede o semplicemente rapporti umani, in un percorso fatto anche di accoglienza e di amicizia”
L’europarlamentare Pd, Silvia Costa: “Cammini e itinerari al centro delle politiche Ue”
L’europarlamentare del Partito Democratico, Silvia Costa, sottolinea l’importanza, anche al livello europeo, dei cammini e degli itinerari culturali: “Fra questi – ha detto – i due principali sono proprio il Camino de Santiago e la Francigena. Motivo in più per rilanciare le prossime tappe nel senso della valorizzazione del loro significato culturale, anche grazie al sostegno della nuova dimensione trasversale delle politiche dell’Unione Europea”.
Enrico Rossi: “Qui possono nascere delle nuove start up”
Il presidente della Regione, Enrico Rossi, è stato uno dei primi fautori del recupero e della valorizzazione della via Francigena, ma ricorda: “Oggi è solo l’inizio – dice – Adesso vanno fatti e garantiti i servizi che danno valore al tutto. E non è escluso che proprio qui, su queste strade, nascano delle start up giovanili in grado di coniugare valorizzazione della cultura a imprenditoria e rilancio dell’economia”. Il governatore, poi, scherza anche sull’importanza della giornata: “Siamo riusciti – dice – a far venire a Lucca anche gente da Siena. Che, conoscendo i senesi, è un po’ come venire in un’altra patria”.
“La via Francigena era una priorità – ha poi ricordato – politica prima di tutto, vi abbiamo investito 15 milioni. Abbiamo messo un’altra immagine sul volto della Toscana che è già così vario e bello. Non era facile: avere oggi iniziato il percorso della via Francigena significa aver donato alla Toscana una nuova immagine con tanti significati, di attrazione del turismo, culturale e anche spirituale. Credo sia un investimento sul futuro che darà tante soddisfazioni”.
Sara Nocentini: “Il futuro è nel turismo della lentezza”
“Con l’investimento in questa opera, la Regione riscopre un pezzo importante di storia della nostra terra – ha detto l’assessora regionale alla cultura e al turismo Sara Nocentini – L’inaugurazione della Via Francigena ci consente di fare un passo nel passato compiendone uno verso il futuro. Il futuro del turismo della lentezza e della capacità di gustare le esperienze. Che poi è perfettamente congeniale allo spirito della Via Francigena, alla nostra tradizione e alla nostra cultura”.
Baccelli: “Qui si coniuga accoglienza e cultura”
“Riscoprire e valorizzare l’antica via Francigena per scopi turistico-culturali è anche un modo per riappropriarsi di un storia che ha visto il nostro territorio protagonista nel Medioevo del passaggio di migliaia di pellegrini diretti a Roma per pregare sulla tomba di San Pietro (ma anche verso Santiago di Compostela e Gerusalemme). Ed è anche una importante opportunità per valorizzare turisticamente e culturalmente i paesi, i borghi, le colline e le antiche pievi, nonché per recuperare e promuovere gli antichi sentieri attraversati dalla strada mistica”. Così il presidente della Provincia, Stefano Baccelli, che aggiunge: “Della necessità di dare rinnovata dignità, valenza culturale e religiosa e far conoscere il tracciato disegnato nel decimo secolo da Sigerico, vescovo di Canterbury, e di un progetto ampio e condiviso di valorizzazione, è sempre stata convinta la Provincia di Lucca che, fin dal Giubileo del 2000, ha portato avanti iniziative di diffusione e valorizzazione dell’antico tracciato riscoprendo le memorie storiche e paesaggistiche legate alla via dei pellegrini. Il lavoro condotto in questi anni dall’amministrazione provinciale, quindi, si è perfettamente integrato con il rinnovato interesse per la Francigena a livello europeo. Se, infatti, nel 1994, la via Francigena è stata dichiarata Itinerario culturale del consiglio d’Europa e, nel 2004, il Consiglio d’Europa l’ha elevata a rango di importante itinerario culturale europeo, un successivo e articolato progetto speciale promosso dai Paesi attraversati dall’antico tracciato ha permesso non solo di avviare l’opera di valorizzazione, ma anche di promuoverne la fruibilità a visitatori, turisti e pellegrini. Grazie ai fondi messi a disposizione dallo Stato e dalla Regione Toscana, la Provincia di Lucca, nell’ambito dell’attività di coordinamento e concertazione, ha dato il suo fattivo contributo divenendo “ente attuatore e stazione appaltante” di molte opere necessarie alla fruibilità del tracciato sul territorio lucchese. Per questo gli uffici provinciali hanno redatto un master plan, successivo al protocollo d’intesa sottoscritto nell’ottobre 2012 insieme con i Comuni interessati. Sia l’accordo sia la redazione del master plan hanno visto il coinvolgimento, oltre che della Regione Toscana, dei Comuni di Seravezza, Pietrasanta, Camaiore, Massarosa, Lucca, Capannori, Porcari, Montecarlo e Altopascio. E tutti insieme abbiamo collaborato alla progettazione di interventi rispettosi dell’ambiente perché la Francigena, non dimentichiamolo, è un percorso stradale, pedonale, ciclistico ed anche equestre”.
“Entrando più nello specifico del nostro territorio- aggiunge – per questo programma di interventi sono stati investiti oltre 5 milioni di euro che ci hanno consentito di avviare la riqualificazione, ad esempio, della via Romana nel comune di Lucca, di un sentiero lungo l’argine del fiume Versilia a Pietrasanta e di un altro tratto in località Montemagno (Camaiore) e di via Roma a Camaiore, mentre altri interventi, tuttora in corso o in procinto di essere appaltati, riguardano il sentiero che conduce dalla via del Molino Seconda a via della Gavine, il sentiero della Lupinaglia, nel comune di Lucca, e altre opere di sistemazione nei territori di Capannori e Altopascio, fino alla riqualificazione del sentiero di Valpromaro, tra Lucca e Camaiore. Gli interventi citati, come quelli realizzati da altri soggetti negli ulteriori tratti italiani della Francigena, consentiranno di riportare al suo originario splendore la strada dopo secoli di abbandono, perché recuperare l’antico percorso significa coniugare la volontà di unire idealmente i popoli di diverse nazionalità con le persone animate dello spirito della riscoperta storico, culturale e religiosa”.
Il senatore Andrea Marcucci
“La via Francigena è un altro modo per visitare la Toscana, un percorso che valorizzerà centri e paesi minori, esaltando un tratto fondamentale della storia europea”. Lo ha affermato il senatore Andrea Marcucci (Pd), presidente della commissione cultura a Palazzo Madama, a margine della presentazione del percorso. “La scommessa sarà ora quella di una promozione mirata – ha aggiunto – che metta insieme il patrimonio storico artistico e quello paesaggistico, presente lungo tutto l’itinerario dei pellegrini. La scelta di Lucca, per il museo virtuale, rappresenta un’altra straordinaria opportunità per una città che ha tutte le caratteristiche per diventare un polo di attrazione culturale”, ha concluso Marcucci.
Grandi progetti, dunque, per la valorizzazione della via Francigena e Lucca che con il museo multimediale sostenuto dalla Regione Toscana può rappresentare un punto cruciale dell’intero cammino. Adesso, però, i contenitori vanno riempiti di contenuti, le idee vanno trasformate in realizzazioni concrete. E questa, forse, è la sfida più difficile.
Enrico Pace
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