Torna in giunta regionale il regolamento sulla movida, polemica da Fratelli d’Italia

E’ tornato in giunta il nuovo regolamento regionale sull’inquinamento acustico per opportune modifiche. Tante le polemiche in questi ultimi cinque mesi da parte delle categorie economiche e dagli operatori del settore, ma, a detta dei consiglieri di Fratelli d’Italia, anche con le nuove modifiche è nei fatti “un regolamento finto che anziché risolvere l’annosa questione tra residenti ed operatori del settore turistico-ricreativo, la complica, rimandando ancora il problema”. E’ stato licenziato stamani il parere obbligatorio della commissione ambiente in consiglio regionale sulle modifiche del nuovo regolamento. Passato a maggioranza, si sono espressi contrari, invece, il gruppo Fratelli d’Italia e Forza Italia.
“Premesso che – dichiarano i consiglieri regionali del gruppo Fratelli d’Italia Paolo Marcheschi, Giovanni Donzelli e Marina Staccioli – per noi è assurdo considerare chi organizza eventi, rassegne musicali e di intrattenimento ad un inquinatore, anziché un portatore di ricchezza sul territorio, è un paradosso che oggi per la seconda volta si rimetta le mani in un provvedimento che pretende di risolvere il problema della civile convivenza, tra chi reclama il sacrosanto diritto di dormire e chi crea ricchezza per sè stesso e per il territorio, con delle deroghe finte, costose e burocraticamente difficili. E’ incredibile, inoltre, che si possa anche solo pensare che un atto tanto importante e su un tema così sensibile, come l’inquinamento acustico, possa essere approvato ed entri in vigore adesso che la stagione estiva è iniziata e già programmata dai vari enti locali. Ma questo è la tipica arroganza di chi governa il territorio della nostra regione da sempre”.
“Ma veniamo nel dettaglio del provvedimento – proseguono da Fratelli d’Italia – Se nel testo che era stato approvato, ed entrato in vigore a gennaio, si poteva parlare di provvedimento coprifuoco perché identificava indistintamente le aree I e II (i centri storici e residenziali) come aree cosiddette silenziose ed inderogabili, nel nuovo testo e con le modifiche di questa mattina, la giunta lascia intravvedere una possibilità di deroga, ma per noi è una finta deroga perché lo fa con parametri assurdi sia in termini di limiti di decibel sia in termini di autorizzazioni e permessi. Il nuovo regolamento continua a penalizzare con procedure difficili, richieste onerose e scelte discrezionali i soggetti privati operanti nel settore dell’intrattenimento e turistico-ricreativo. Chi opera in questo settore, nonostante la deroga comunale, visti i parametri assurdi ed irreali dei decibel imposti dalla normativa, non sarà mai tranquillo di operare nella piena legalità e lavorerà nell’incertezza di incappare nel primo residente pronto a fare guerra al quieto vivere. E’ solo, quindi, la seconda puntata di una battaglia ben più complessa”