Canone Rai “speciale” per le imprese, Confartigianato insorge

“In questi giorni anche le imprese della nostra provincia stanno ricevendo dalla Rai la richiesta del pagamento del canone speciale per 400 euro. Si tratta di un’assurdità che tra l’altro getta in uno stato di grande sconforto tantissime persone che da anni si trovano da sole ad affrontare i terribili effetti della crisi”. Roberto Favilla, direttore di Confartigianato Imprese Lucca, commenta così la richiesta di pagamento del canone anche a chi, nelle proprie aziende ha in funzione monitor di computer e altri strumenti in grado di ricevere il segnale della tv. “Forse si pensa che invece di lavorare in azienda si guardino le partite – attacca Favilla – evidentemente in Rai non hanno idea di cosa significhi lavorare nel privato. La loro cultura è sempre quella di risolvere tutto aumentando le tasse e non tagliando gli sprechi. In sostanza vorrebbero far ricadere sulle imprese la giusta decisione del governo di far spendere meno soldi pubblici alla Rai.
“Il governo ci aveva già provato nel 2012 – prosegue Favilla – ma la misura si prestava e si presta a troppe interpretazioni: in teoria anche il possesso di uno smartphone, attraverso una scheda digitale, può consentire la visione dei programmi tv. Pertanto, si dica più seccamente che l’estensione ai computer e agli strumenti elettronici della riscossione della tassa per l’abbonamento Rai tv è stata un errore. Sbagliare è umano ed è più dignitoso riconoscerlo senza se e senza ma. Confidiamo in un pronto ritiro delle lettere inviate alle aziende, ai professionisti e agli esercizi commerciali e, se la situazione non rientrerà, siamo pronti ad organizzare proteste clamorose”