FI: “Tasi, più detrazioni”. Tassa di soggiorno, è scontro

27 giugno 2014 | 15:50
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FI: “Tasi, più detrazioni”. Tassa di soggiorno, è scontro

Una bocciatura su tutti i fronti. Il coordinamento comunale di Forza Italia di Lucca mette nel mirino il bilancio consuntivo approvato ieri sera dal consiglio consiglio (Leggi), in particolare sul fronte della tassa di soggiorno e sulla destinazione dei suoi introiti. Ma il coordinatore Gianluca Ghiglioni e il presidente del gruppo consiliare, Marco Martinelli, vanno ben oltre e – citando le osservazioni del collegio dei revisori – incalzano la giunta, invitandola, quanto prima a presentare la bozza del bilancio preventivo, di cui ancora non si conoscono cifre e previsioni ma che, secondo Forza Italia, sarà “ancora una volta una manovra lacrime e sangue”. “Questa amministrazione si è insediata annunciando che avrebbe presentato i bilanci previsionali al dicembre dell’anno precedente o comunque entro l’inizio dell’anno – è l’affondo di Marco Martinelli -: annunci e proclami che vengono smentiti dai fatti, visto che siamo alla fine di giugno e soltanto ieri è stato approvato il conto consuntivo. Ora si lavora in dodicesimi ma il rischio dell’approvazione così tarda del preventivo è che i nodi, gli stessi del consuntivo 2013, tornino al pettine così come si sono presentati con l’ultimo bilancio”.

La Tasi. La vera guerra è sulla pressione fiscale, che per Forza Italia, dati alla mano, è aumentata vertiginosamente per i contribuenti lucchesi. Nell’occhio del ciclone torna di nuovo la Tasi. Al centro di un vivace scontro con l’assessore al bilancio Enrico Cecchetti, la tariffa, così come applicata a Lucca, secondo il coordinatore comunale di Forza Italia, Gianluca Ghiglioni, “penalizza soprattutto le famiglie medie con più figli e con una abitazione con rendita catastale media – sottolinea -, lasciando in sostanza invariata la pressione per le rendite alte, che praticamente pagano quanto pagavano per l’Imu nel 2012. Questo contro quanto era stato dichiarato dalla giunta che aveva promesso di colpire i redditi alti e agevolare le famiglie. Invece nella Tasi spariscono gran parte delle detrazioni previste per l’Imu: per la Tasi infatti gli sgravi sono previsti per abitazioni con rendite fino a 500 euro”. Una piena bocciatura arriva anche sulla decisione di aver scaglionato le aliquote, facendole passare, a seconda dei casi e delle tipologie di immobile, dal 2,50, al 3,10, fino al 3,30 per mille. “Potrebbe sembrare a prima vista una scelta equa – aggiunge Ghiglioni -, tuttavia andando a vedere i casi particolari si vede chiaramente come le corrispettive detrazioni applicate, consentite da vari emendamenti alla legge, sono molto diverse da quelle previste dall’Imu e colpiscono soprattutto le fasce medie”. E’ per questo che Forza Italia torna a chiedere che si discuti e si voti in consiglio comunale l’ordine del giorno che invita a sospendere il pagamento dell’acconto della Tasi – previsto per il 30 giugno – e a rivedere il sistema di aliquote e detrazioni. Ieri sera la discussione in consiglio comunale non si è fatta: dopo il via libera al consuntivo, poco prima delle due di notte, è venuto a mancare il numero legale. “Tempo per intervenire c’è ancora – sottolinea Ghiglioni -, perché una circolare ministeriale del 23 giugno scorso vieta ai comuni di procedere nelle sanzioni per il mancato pagamento della Tasi entro il 16 luglio. Una disposizione dovuta anche alla confusione che si è ingenerata nella nuova aliquota e ai tempi stretti per il suo calcolo. Potrebbe essere una occasione per ridiscuterla. Si poteva fare di più e fare meglio, facendo pagare di meno i contribuenti lucchesi”.
Il paragone con Arezzo. Come? Forza Italia di Lucca propone una soluzione. Lo fa dopo aver paragonato le aliquote applicate a Lucca con quelle in vigore ad Arezzo, scoprendo che in quest’ultima città pur scegliendo di applicare l’aliquota massima della Tasi (3,3 per mille) si mantengono gran parte delle detrazioni previste per l’Imu 2012, in modo che in alcuni casi i contribuenti o pagano la stessa cifra o un po’ di meno.
Forza Italia in particolare ha preso in esame dodici casi reali di diverse tipologie di abitazione, dalle rendite più basse fino a quelle da oltre mille euro. Ebbene, stando ai dati raccolti da Forza Italia, si evince ad esempio che anche le rendite più basse (268,63+24,17 euro), una abitazione principale con una pertinenza, pagano di più a Lucca nonostante l’aliquota qui sia al 2,50 per mille. Ad arezzo è al 3,30 per mille ma la detrazione sale dai 100 euro di Lucca ai 150 euro di Arezzo. Nelle fasce intermedie, sempre stando ai dati forniti da Forza Italia, il divario è più ampio. Un esempio: abitazione principale con famiglia con due figli a carico. La rendita catastale è di 621,04. A Lucca l’aliquota è di 2,50 per mille, ad Arezzo 3,30. In quest’ultima città però le detrazioni raggiungono i 200 euro: quindi si ottiene una Tasi che a Lucca costa 260 euro e ad Arezzo 144.
Tassa di soggiorno.Altro pomo della discordia è la tassa di soggiorno. A scagliarsi contro il balzello è il presidente del gruppo consiliare di Forza Italia, Marco Martinelli: “Anche su questa voce, analizzando il bilancio consuntivo – sottolinea Martinelli – vengono alla luce tutte le contraddizioni di questa maggioranza. Dopo una previsione di introito che era stata corretta al ribasso e portata a 550mila euro, la cifra consolidata in bilancio risulta essere di appena 461mila euro. Ma il dato più eclatante riguarda i fondi destinati al settore del turismo: sono superiori di appena 76mila euro, rispetto a quelli destinati nel 2012 quando la tassa di soggiorno non esisteva. In particolare nel consuntivo 2013 si legge che la cifra destinata al settore del turismo, capitolo primo, è di 312.831 euro e al capitolo secondo di 111.911 euro: complessivamente si arriva a circa 420mila euro, una cifra ancora inferiore alle già risicate entrate della tassa. Una farsa, dunque, visto che fin dall’inizio questa amministrazione aveva definito questa una tassa di scopo, assicurando che i fondi così ottenuti sarebbero stati destinati al turismo. Ci pare che non noi ma le stesse cifre smentiscano da sole l’amministrazione comunale”.

Rob. Sal.

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