Rifiuti zero e incenerimento, botta e risposta tra l’ex assessore e il sindaco

27 giugno 2014 | 16:44
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Rifiuti zero e incenerimento, botta e risposta tra l’ex assessore e il sindaco

Botta e risposta su Facebook in tema di rifiuti zero e incenerimento tra l’ex assessore all’ambiente, Giuseppe Pellegrini Masini, e il sindaco Alessandro Tambellini. A far partire lo scambio di risposte è un post dell’ex assessore, in cui ci si riferisce alle dichiarazioni fatte dal nuovo sindaco di Livorno, Filippo Nogarin (M5S) in merito all’inceneritore. Il primo cittadino si dice contrari agli investimenti sull’incenerimento, e suscita la riflessione di Pellegrini Masini: “Non so – scrive l’ex assessore – se Nogarin riuscirà nel suo intento, ma con buona pace di chi vuole incrementare la capacità di incenerimento dell’Ato Costa, la posizione di Nogarin, se non si limita ad un annuncio, potrebbe essere la parola ‘fine’ sull’idea balzana di costruire la terza linea dell’inceneritore di Livorno. Forse anche il sindaco Tambellini forte di questa nuova compagnia nel consiglio direttivo Ato potrebbe trovare quel coraggio che sinora gli è mancato per essere coerente con la delibera rifiuti zero approvata dalla sua giunta nel 2012 e con l’ordine del giorno approvato in consiglio comunale nel 2013 dalla sua maggioranza che lo impegnava a stimolare l’Ato per una gestione totalmente pubblica dei rifiuti”.

Il sindaco Tambellini chiamato in causa spiega: “I miei interventi all’Ato – sottolinea – sono stati tutti in linea con la necessità di stabilire un piano per lo smaltimento dei rifiuti coerente con gli obiettivi di raccolta differenziata che ci siamo dati e che la legge ci impone. Per quanto riguarda la questione degli inceneritori, è naturale che vada in coerenza con quanto affermato in ogni contesto. La gestione totalmente pubblica dei rifiuti, vista la necessità del controllo analogo da parte dei comuni e dell’Ato sull’organismo che si andrebbe a formare, la vedo un pò difficile. Personalmente non sono contrario in termini ideologici all’apporto del privato: ritengo tuttavia che la presenza del provato deve essere regolata secondo il controllo pubblico”.
“cCn la delibera di giunta dell’ottobre se non ricordo male del 2012, se non ricordo male – risponde l’ex assessore – di adesione alla strategia Verso Rifiuti zero hai fatto assumere all’amministrazione comunale di Lucca un preciso impegno a: ’dare mandato alla giunta municipale di adoperarsi nei confronti degli enti competenti affinché i rifiuti-residui prodotti sul territorio comunale non vengano avviati all’incenerimento (la cui logica contrasta con l’obiettivo rifiuti zero) o avviati tal quali a discarica’ (cito da una bozza antecedente a quella definitiva, tuttavia la frase in oggetto non dovrebbe essere stata variata, potrai controllare facilmente). Quindi, secondo l’impegno che tu stesso hai assunto, dovresti fare il possibile per scoraggiare la costruzione, non solo di nuovi inceneritori, ma anche di ogni ristrutturazione di vecchi impianti, come il Picchianti di Livorno, che preveda l’espansione della capacità di incenerimento dell’impianto stesso. Riguardo alla società pubblica, o in house, un ordine del giorno della tua maggioranza del dicembre 2013 ti impegnava a verificare la possibilità di questa, al posto della società mista pubblico-privato. A quanto mi risulta non ti sei presentato ad un direttivo dell’ATO Costa che ha deciso di riconfermare la decisione presa, se non erro nel 2011, di adottare il modello della società mista e di andare a gara per l’individuazione del socio privato. Al di là della tua discutibile scelta di non presentarti, non mi risulta neanche che tu abbia chiesto, come il direttore Borchi ed il Presidente Filippeschi si erano impegnati a fare in Assemblea, nel maggio-giugno 2013, (vado a memoria), di convocare l’assemblea stessa per discutere di una questione così delicata. Riguardo al controllo analogo ti ripeto nuovamente ciò che già ti dissi a voce e a mezzo stampa, citando di seguito il tuo collega di Camaiore, Del Dotto, avvocato amministrativo, che il Consiglio di Stato, sez. V nel 2009, ha chiarito che il controllo analogo non deve essere totale ma solo concernente le decisioni strategiche della società pubblica. Insomma, spero vivamente che tu terrai fede agli impegni che ti sei assunto e dei quali la tua maggioranza ti ha investito, in particolar modo adesso che Nogarin dovrebbe avere il medesimo orientamento”.