Advisor per Campo di Marte, polemica a cinque stelle

28 giugno 2014 | 09:25
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Advisor per Campo di Marte, polemica a cinque stelle

Sinloc advisor per il futuro di Campo di Marte, arriva la risposta dell’assessore all’urbanistica Serena Mammini ai dubbi della consigliera Laura Giorgi del Movimento Cinque Stelle. Una risposta in cui si evidenzia come l’attività richiesta alla società, che è partecipata anche dalla Fondazone Cassa di Risparmio di Lucca, sia da intendersi come un servizio e non come una consulenza, ritenuto necessario per affrontare questioni complesse in materia di fattibilità economica degli interventi ma anche in materia urbanistica e che “il fatto che Sinloc sia una società costituita da fondazioni di origine bancaria rappresenta un elemento positivo per la scelta”.
La consigliera Giorgi si dichiara soddisfatta per i tempi della risposta ma non per il contenuto: “Il dirigente (Antonella Giannini, ndr) che ha firmato la determina su Sinloc è sì autorizzata a procedere autonomamente alla scelta delle società a cui affidare il servizio, ma quando, come in questo caso, tale scelta non risulta essere il frutto di una valutazione di nessun genere o quantomeno non si ha traccia di una valutazione almeno sull’economicità di tale scelta, qualcosa non torna. L’autonomia di un dirigente pubblico, trova il suo limite, come per lo stesso amministratore, nel cosiddetto principio del buon padre di famiglia, che, presuppone appunto, nel caso, anche valutazioni di natura economica, che mancano”.

“E che dire poi – prosegue – quando si precisa che “tale scelta, sia pure motivata, è riferibile eclusivamente alle sue responsabilità”. Qui il dissenso è completo. Gli atti dei dirigenti, o se si vuole le cosiddette determine, ricadono sotto la loro responsabilità nel senso che sono sottoposte alla legge, al regolamento, agli atti d’indirizzo della giunta. Altrimenti cosa ci stanno a fare il sindaco e gli amministratori? Essi hanno potere d’indirizzo e di controllo, previsti dalla normativa, verso la dirigenza. Se l’attuale regolamento comunale o gli indirizzi di giunta hanno le maglie troppo larghe per evitare che l’autonomia gestionale dei dirigenti si trasformi in scelte arbitrarie o quanto meno non motivate, si cambino i regolamenti e gli atti d’indirizzo, impedendo così l’affido ripetuto di lavoro alla stessa ditta o lo spacchettamento della spesa in più tronconi in modo da aggirare i limiti di spesa previsti dalla legge e magari vigilando meglio su un eventuale conflitto d’interesse”.
“A proposito di conflitto d’interessi – conclude Giorgi – davvero non si ritiene che esista nel caso della Sinloc, nel cui cda è presente il direttore della Fondazione Cassa di Risparmio? Fondazione che detiene anche azioni della Sinloc? Fondazione che è apparsa interessata ad intervenire nella ristrutturazione di Campo di Marte? E poi una domanda ancora più importante, poichè non vi è stata risposta. Ma se quest’amministrazione è interessata ad avvalersi del project financing per Campo di Marte non ha esautorato il consiglio comunale? Come si fa ad affidare uno studio di fattibilità in questa fase, prima di un vero, approfondito e definitivo indirizzo da parte del consiglio comunale sul futuro di Campo di Marte. Fattibilità per cosa?”