La Lucca segreta in 5 volumi ideati dai Lions Club Le Mura

Cinque volumetti racchiusi in un cofanetto, per raccontare gli angoli più imperscrutabili di una città fascinosa che, nel cinquecentesimo anniversario delle sue mura, può continuare a farsi beffe della carta d’identità contribuendo ad un intento benefico. Questa l’idea del Lions Club Lucca Le Mura, che ha pensato di rivolgersi ad una serie di esperti nel settore per favorire la divulgazione di particolari ammantati di mistero, segreti che sono a portata di bici per cittadini e turisti, che però spesso ignorano la storia autentica dei nostri monumenti.
“In occasione del cinquecentenario della Mura – spiega il dottor Angelo Parpinelli – il Lions Club che proprio ad esse è intitolato non poteva certo esimersi dal fare la sua parte. Però non abbiamo voluto parlare del monumento più famoso della città, preferendo lasciare spazio a voci più autorevoli in materia. Ci siamo piuttosto concentrati su alcune emergenze forse poco note, sulle quali veicolare l’attenzione collettiva”.
I volumi ripercorrono arte, storia e luoghi di Lucca, concentrandosi su particolari originali: il primo è intitolato San Michele e il Decanato, poi vengono San Riccardo Re d’Inghilterra e la sua cappella in San Frediano, l’oratorio della Madonna della neve in Santa Maria Nera, Santa Zita e il suo pozzo: tra arte e devozione e, infine, i Fossi di Lucca.
“Abbiamo realizzato un racconto senza alcuna pretesa di esaustività, volendo contribuire al dibattito cittadino con una divulgazione culturale utile a turisti e non”, evidenzia Parpinelli. Il fine ultimo, poi, è quantomeno nobile: “Il racconto è svolto sulla base di cinque meeting realizzati ad hoc dal club: questo risultato rappresenta il mezzo per il service dell’annata 2013-14, rivolto a trovare risorse economiche a vantaggio della Ricerca Scientifica nel campo oculistico”. In particolare, a trarre beneficio dall’acquisto del cofanetto (15 euro, disponibile presso Libreria Ubik, Maria Pacini Fazzi editore, Lucca Center of Contemporary Art) sarà il programma denominato Argus II o Sistema di protesi retinica: un quasi occhio bionico capace di ridare una visione a persone totalmente cieche.
Paolo Lazzari